Approfondimenti

ASSOCIAZIONI RELIGIOSE E MIGRANTI IN ITALIA

ASSOCIAZIONI RELIGIOSE E MIGRANTI IN ITALIA

(Caritas, Fondazione Migrantes, Centro Astalli e 8x1000 Chiesa Valdese)

Caritas Italiana: Caritas InMigration

II portale Caritas Inmigration, di Caritas Italiana, nasce con l’obiettivo di realizzare un canale unitario di comunicazione sul tema delle migrazioni ed essere il riferimento per quanto concerne la conoscenza di tale fenomeno. Nello specifico lo scopo di questo portale è:

  • rappresentare la reale configurazione del fenomeno delle migrazioni a livello globale, nello spazio euro-mediterraneo e sul territorio nazionale;

  • promuovere l’uso di una terminologia esatta e di un gergo comune sul tema;

  • documentare e far conoscere i motivi che sono alla base delle migrazioni attraverso l’analisi, l’organizzazione e la diffusione di materiali, dati e news, prodotti da Caritas Italiana e non solo;

  • facilitare la comprensione dei dati e dei materiali raccolti attraverso nuove modalità di comunicazione quali sistemi di informazione geografica, infografiche e story-board.

Caritas InMigration e i progetti a favore dei migranti

Progetto Presidio.

L’obiettivo del Progetto Presidio di Caritas Italiana è strutturare un presidio permanente in cui la presenza di operatori specializzati e volontari possa assicurare ai lavoratori impiegati nel settore agricolo e in evidente condizione di sfruttamento, un luogo di ascolto, di orientamento e di tutela rispetto alla loro situazione giuridica, sanitaria e lavorativa. Gli operatori di Presidio operano anche attraverso mezzi mobili per raggiungere gli accampamenti dove si trovano lavoratori sfruttati e in condizione di segregazione. Progetto Presidio è attualmente presente in 18 Caritas diocesane distribuite in tutta Italia ed in particolare nelle regioni del Sud.[1]

Protetto. Rifugiato a casa mia.

È un’iniziativa nazionale finalizzata a creare delle migliori condizioni per l’integrazione dei cittadini stranieri e mira a coinvolgere e sensibilizzare le comunità all’accoglienza del prossimo. Con “Protetto” si vogliono sperimentare nuove forme di accoglienza e di inclusione di cittadini stranieri all’interno di nuclei familiari e strutture parrocchiali o diocesane ma soprattutto garantire ai beneficiari un continuo supporto e accompagnamento da parte delle famiglie. Rispetto alle consuete modalità di accoglienza questo progetto ha l’obiettivo di far recuperare il valore della gratuità dell’accoglienza assegnando centralità alla famiglia concepita come luogo fisico e insieme sistema di relazioni in grado di supportare processi di inclusione di soggetti in particolari condizioni di bisogno.[2]


Coordinamento Nazionale Immigrazione (CNI).

Per beneficiare di un luogo comune di formazione, informazione, elaborazione e confronto sui temi della mobilità umana, a partire dal lavoro e dall’esperienza del territorio, Caritas Italiana promuove da anni il Coordinamento Nazionale Immigrazione. Il CNI garantisce alla rete delle Caritas un confronto continuo sui temi collegati alle migrazioni al fine di monitorare costantemente quanto accade a livello nazionale, internazionale e territoriale. L’obiettivo del CNI è quello di costruire un percorso di reciproco scambio e rafforzamento, con la condivisione di informazioni e strumenti formativi importanti per il quotidiano impegno delle Caritas diocesane e della Caritas Italiana su un tema così attuale e complesso. Il CNI prevede circa tre incontri l’anno durante i quali vengono offerte ai partecipanti occasioni di formazione a più livelli, anche attraverso dei workshop tematici durante i quali si ha l’occasione di ascoltare la voce di esperti e di rappresentanti di organizzazioni nazionali e internazionali, nonché di rappresentanti istituzionali. Sono previsti, inoltre, gruppi di lavoro collegati ai progetti nazionali (Presidio, Rifugiato a casa mia, ProIntegra ecc.) all’interno dei quali i partecipanti hanno l’opportunità di lavorare congiuntamente per condividere problemi ed elaborare proposte.[3]

Eventi e seminari:[4]


Migramed.

La consapevolezza che l’immigrazione, nell’attuale fase storica, stia sempre più interessando l’area del Mediterraneo, con le sue rotte in continuo mutamento e con le sue tragedie umane, ha spinto Caritas Italiana a dar vita ad una riflessione permanente su questi temi. Migramed Meeting è l’annuale incontro di Caritas Italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo, quotidianamente attive in processi di supporto, accoglienza e tutela in favore dei migranti. Un’occasione di riflessione collettiva ma anche un momento di scambio di informazioni e di attivazione di collaborazioni tra Paesi. Migramed è anche luogo in cui si stabiliscono linee d’azione congiunta per l’elaborazione di proposte in favore di politiche rispettose dei diritti umani da portare all’attenzione dei decisori politici nazionali ed europei.[5]

Dossier 2016:[6]

Dossier 2016 Aggiornamento:[7]

Dossier 2015:[8]

Sabir.

Sabir è stato per diversi secoli il nome che ha designato una lingua franca parlata in tutti i porti del Mediterraneo come mezzo di comunicazione per intendersi tra cristiani, musulmani ed ebrei, senza ricorrere a traduttori. Nel XXI secolo Sabir è diventato il nome di un Festival diffuso delle culture mediterranee promosso da ARCI, Caritas, A Buon Diritto, ASGI, Associazione Carta di Roma e ACLI ed organizzato da ARCI in collaborazione con il comune di Pozzallo e con il patrocinio dell’ANCI. Dopo l’esperienza di Lampedusa, Sabir si è spostato quest’anno a Pozzallo, luogo di approdo ma anche ponte culturale nel bacino mediterraneo. Obiettivo dell’evento è costruire una rappresentazione pubblica alternativa della società civile del Mediterraneo dando visibilità a un progetto di costruzione di democrazia dal basso.[9]


Warm Up.

Le operazioni di soccorso e recupero in mare di migranti sono complesse e spesso aggravate da condizioni atmosferiche sfavorevoli. Frequenti sono i casi di ipotermia che possono essere risolti attraverso un intervento sanitario tempestivo la cui efficacia dipende anche dalla disponibilità immediata di abiti asciutti. Per questo Caritas Italiana ha attivato l’iniziativa Warm Up, “riscaldare” che operativamente si traduce nella distribuzione di vestiti e calzature per il soccorso dei migranti in mare. Warm Up è realizzata in collaborazione con il Comando della missione Eunavfor Med operazione Sophia, avviata nel giugno 2015. Warm Up ha l’obiettivo di dare un primo segnale di solidarietà e di accoglienza al momento del recupero in mare dei migranti che cercano di raggiungere l’Europa.[10]


Servizi ai migranti garantiti dalle Caritas Diocesane.

  • Accoglienza notturna;

  • Centri di accoglienza straordinaria: piccoli appartamenti, strutture di medie dimensioni o anche grandi centri con oltre 100 presenze. Oltre al vitto e all’alloggio, vengono garantiti una serie di altri servizi tra cui i corsi di italiano, l’assistenza sanitaria e legale;

  • Centri Sprar;

  • Corsi d’italiano;

  • Emporio: la persona può accedere al servizio tra gli scaffali e scegliere lei stessa i generi alimentari tra i prodotti presenti, in base ai punti della propria tessera. In questo modo si vuole dare maggiore dignità e rispetto per chi si trova in difficoltà ed è costretto a chiedere aiuto;

  • Mense: cercano di rispondere alle esigenze di tanti cittadini italiani e stranieri offrendo loro un ambiente familiare e dignitoso, spesso nel rispetto delle tradizioni alimentari degli ospiti;

  • Orientamento;

  • Progetti interculturali;

  • Servizi sanitari: hanno come obiettivo quello di rilevare e conoscere i bisogni sanitari del territorio e di individuare le risposte più adeguate, sensibilizzando la comunità ed in particolare il mondo sanitario ad una maggiore disponibilità e solidarietà con i più vulnerabili tra cui la popolazione straniera;

  • Sportello legale.[11]

Caritas InMigration e il suo network

Istituzioni e organizzazioni governative che sostengono Caritas Italiana.[12]

Associazioni e ONG che sostengono Caritas Italiana.[13]

Report di Caritas

I dati presentati si riferiscono al Report 2015.[14]

Fondi totali e loro destinazione.

Fondi totali e loro destinazione in Italia.

Fondi totali e loro destinazione nel mondo.

Riflessioni su Caritas InMigration

La grande bugia delle navi-taxi” di Don Francesco Soddu.

Di seguito alcune parti del comunicato stampa “La grande bugia delle navi-taxi” di Don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, redatto in occasione della conferenza stampa tenutasi il 5 maggio scorso presso la Sala “Caduti di Nassirya” di Palazzo Madama:

“La vicenda a cui stiamo assistendo ormai da settimane, che vede le Ong impegnate nelle operazioni di soccorso e salvataggio in mare, sotto accusa per eventuali collusioni con i trafficanti, pone comunque degli importanti interrogativi. Infatti, al di là delle eventuali responsabilità che saranno accertate, è senza dubbio questa una ulteriore occasione per ragionare seriamente sul difficile e a tratti tormentato rapporto tra le istituzioni e il privato sociale nella gestione del fenomeno migratorio”.

“Questo (la situazione geopolitica nel Mediterraneo) ha avuto come diretta conseguenza un aumento della pressione migratoria e un rafforzamento dei cosiddetti trafficanti che non si sono fatti alcuno scrupolo a mettere in mare delle imbarcazioni assolutamente inadeguate e, come sempre, colme di migranti, al limite della navigabilità. In questo scenario il lavoro in mare è aumentato esponenzialmente e il dispositivo SAR, garantito un tempo dalla Marina Italiana e successivamente da Frontex, non è stato più sufficiente e quindi, in un sistema di chiara e leale cooperazione, le organizzazioni umanitarie si sono attrezzate per supportare le istituzioni nazionali ed europee”.

“Eppure, nonostante ciò, stiamo assistendo ad un processo mediatico contro chi ha creduto che salvare delle vite fosse un gesto necessario di umanità. Ma così non sembra.
Le accuse, spesso non circostanziate, che piovono su queste organizzazioni, a mio parere, appaiono un pretesto per distogliere l’attenzione dalle evidenti fatiche nel trovare soluzioni politiche a più ampio spettro nella gestione di questo fenomeno.
Affermare semplicemente che le navi che svolgono il salvataggio in mare costituiscono un pull factor, significa non solo condannare molte persone a morte certa, ma allo stesso tempo costituisce un’ammissione di responsabilità nell’incapacità di individuare soluzioni durature a partire dalla stabilizzazione dei contesti di origine e di transito.”

Anche sul fronte dell’accoglienza abbiamo vissuto una situazione simile all’indomani della vicenda di mafia capitale quando non si è fatto alcuno scrupolo nel condannare indistintamente tutto il mondo delle organizzazioni impegnate in questo settore, gettando un’ombra che si allunga fino ad oggi e condiziona non poco le dinamiche territoriali. Molti dei nostri progetti, che stanno assicurando oltre 20 mila posti in accoglienza, soffrono di uno stigma che alcuni rappresentanti delle istituzioni italiane non si sono sottratti dall’affibbiare a quanti garantiscono lo svolgimento di un servizio pubblico in un’ottica di sana sussidiarietà.”

“Anche in questo caso la domanda sorge spontanea: in un sistema nel quale il ruolo delle organizzazioni del privato sociale è essenziale per garantire la tenuta dell’accoglienza, nel quadro degli accordi con lo Stato, quale vantaggio traggono alcuni rappresentanti delle istituzioni dal costante discredito nei confronti delle ONG? Qualora si ritenga superfluo il ruolo svolto da questi soggetti, finora essenziali, anche in questo caso lo si dica apertamente per avviare quantomeno una riflessione utile per rivedere l’intero sistema”.[15]

Alcune riflessioni sul comunicato stampa di Don Francesco Soddu:

  • Partendo dalla certezza di assoluta estraneità di Caritas Italiana da eventuali collusioni poco chiare con le ONG con cui collabora, perché Don Soddu si è premurato nel ribadire una serie di concetti scontati sull’operato “pulito” dell’organismo pastorale della CEI quando in nessuna inchiesta è stata nemmeno menzionata?

  • Perché non aspettare la conclusioni delle indagini sulle ONG operanti nel Mediterraneo prima di esporre qualsiasi affermazione?

  • Gli sbarchi in Italia e le morti, nonostante le ONG, sono entrambi aumentati secondo le statistiche del 2017; quindi secondo quale analisi si può affermare che non esista un effetto un pull factor? Come mai gli scafisti sono passati dall’utilizzare vecchi pescherecci a “imbarcazioni assolutamente inadeguate colme di migranti, al limite della navigabilità” (gommoni) in concomitanza con la discesa in campo delle ONG operanti nel salvataggio nel Mediterraneo (come denunciato dall’informativa di Frontex)?

  • Per quale motivo Don Soddu parla di “vantaggio tratto da alcuni rappresentanti delle istituzioni” quando questi chiedono soltanto democraticamente indagini per garantire la corretta attività di ONG e delle associazioni coinvolte? Fino ad ora gli unici che hanno tratto vantaggio dal flusso migratorio sono state alcuni associazioni, che, come confermato dalle inchieste di alcune Procure, in modo fraudolento ed eticamente riprovevole hanno speculato "sulla pelle dei migranti".

  • Perché sia le ONG sia le associazione laiche o religiose che siano, lanciano appelli e comunicati stampa che sembrano redatti dalla medesima mano? Perché nessuno accetta di buon grado le legittime inchieste delle diverse Procure italiane? Un antico proverbio afferma: “Male non fare, paura non avere”.

Caritas Italiana, Migramed e i Dossier.

- Dossier 2015: Ripartiamo dallo Spirito delle Primavere Arabe. Particolare e forse perlomeno superficiale appare il titolo del Dossier del 2015 di Migramed che si è svolto in Tunisia; le attività della Caritas Italiana dovevano ispirarsi forse alle sanguinarie e non certo democratiche rivoluzioni dei Fratelli Musulmani che hanno portato ad una grave destabilizzazione sociale ed economica dei Paesi coinvolti? Per giunta, la comunità cristiana è stata una delle principali vittime delle Primavere Arabe. Pure il tempismo del meeting Migramed a Tunisi (15-18 giugno 2015) a pochi mesi dall’attentato del Museo del Bardo (18 marzo 2015) è alquanto discutibile.[16][17][18][19]




- Dossier 2016: Storie di Frontiera. Nel Dossier della Caritas Italiana si possono trovare gli stessi argomenti corredati dalle medesime considerazioni e dalle medesime interpretazioni di altre organizzazioni e associazioni (con cui di fatto collabora) riguardo alla questione migranti:

  • Accordi UE e Turchia, e l’inammissibilità di tale intensa a causa del non rispetto dei diritti umani del governo turco (è citata a rinforzo Human Rights Watch che sarà trattata in un successivo aprrofondimento).

  • Sistema Hotspot e le possibili violazioni dei diritti dei migranti (Amnesty International, sua partner, ha sviluppato un report su tale argomento sviluppato attraverso testimonianze dirette).

Tutte le organizzazioni e le associazioni internazionali o nazionali, laiche o religiose, con differenti orientamenti e/o diversa natura, hanno un identico pensiero rispetto sia alle politiche di accoglienza da adottare sia riguardo all’operato dei governi nazionali e della UE. L’effetto ottenuto di questa comunanza di vedute è certamente molto potente e si sostanzia sia attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sia attraverso le pressioni esercitate sulle istituzioni.

Al convegno di Migramed tenuto dal 20 al 23 settembre 2016, è stato invitato come relatore un esponente del MOAS nella veste di esperto delle “frontiere marittime”. Il 27 marzo scorso la ONG maltese ha a sua volta invitato Oliviero Forti della Caritas Italiana al forum MOASxChange. Infine ricordiamo che il MOAS è finanziato anche da Caritas Germany.[20]

- Network e collaborazioni di Caritas Italiana. Caritas Italiana lavora in stretta collaborazione con diverse ONG internazionali e associazioni italiane. Alcuni membri delle suddette presenziano a convegni come esperti (ASGI, ARCI e Associazione Carta di Roma sono intervenuti al Coordinamento Nazionale Immigrazione) e altri sono collaboratori nell’organizzazione di manifestazioni.
Sabir, festival sulle culture mediterranee, è organizzato da Caritas Italiana in collaborazione con A Buon Diritto, ASGI, Arci e Associazione Carta di Roma, oltre che ACLI e CGIL.

Significativo che le associazioni italiane che si occupano di immigrazione e diritti umani siano sempre le medesime quando i progetti hanno una grande rilevanza, quasi come esistesse un circolo “virtuoso” promotore della collaborazione tra le stesse.

(Per ulteriori approfondimenti Onlus e Migranti in Italia).

Fondazione Migrantes

Nata nel 1987, la Fondazione Migrantes è l'organismo costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per assicurare l'assistenza religiosa ai migranti, italiani e stranieri, per promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti ed opere di fraterna accoglienza nei loro riguardi, per stimolare nella stessa comunità civile la comprensione e la valorizzazione della loro identità in un clima di pacifica convivenza rispettosa dei diritti della persona umana.

Mission:[21]

  • Favorire la vita religiosa dei migranti per un loro libero ed originale inserimento nelle Chiese locali;

  • Sollecitare l'invio di operatori pastorali ai ministeri in favore dei migranti;

  • Mantenere i contatti con gli uffici ed enti ecclesiali e civili per le migrazioni esistenti in Italia e all'estero, con la disponibilità ad attuare particolari iniziative e servizi che venissero richiesti;

  • Promuovere la crescita integrale dei migranti perché, nel rispetto e sviluppo dei loro valori culturali e religiosi specifici, possano essere protagonisti nella società civile della quale fanno parte; curare una adeguata informazione dell'opinione pubblica; stimolare l'elaborazione di leggi di tutela dei migranti per una convivenza più giusta e pacifica.

Attività operative:

  • Giornata Nazionale delle Migrazioni: nel 2017 “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”; nel 2016 “Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia”; nel 2015 “Chiesa senza frontiere, Madre di tutti”; nel 2014 “Migranti e rifugiati: verso un mondo migliore”.

  • Convegni periodici per i più stretti collaboratori della Migrantes nazionale, e i direttori regionali e diocesani della pastorale migratoria: per i primi è previsto un convegno annuale, per i secondi biennale.

  • Presenza ad altri appuntamenti di carattere pastorale, culturale o sociale ai quali la Migrantes è invitata per dire la sua parola a nome della Chiesa.

+Stampa periodica di Migrantes ed altri compendi come i Quaderni di “Servizio Migranti”. I Direttori dei cinque settori, per favorire una “pastorale d’insieme”, si incontrano col Direttore Generale della Migrantes almeno due volte al trimestre.

Fondazione Migrantes e le associazioni italiane

Fondazione Migrantes, Associazione 21 Luglio e Open Society Foundations.

“ANTIZIGANISMO 2.0. Rapporto Osservatorio 21 luglio (2012-2013)”, è il rapporto dell’Associazione 21 luglio in cui si analizzano i risultati del lavoro “dell’Osservatorio nazionale sull’incitamento alla discriminazione e all’odio razziale” presente all’interno dell’associazione.
Le attività dell’Osservatorio 21 luglio sono finanziate da Open Society Foundations con il contributo della Fondazione Migrantes.
Il rapporto si basa sui dati raccolti dall’osservatorio che è specializzato nel monitoraggio delle dichiarazioni rese da esponenti politici e amministratori locali, e nel monitoraggio della qualità dell’informazione prodotta dalla stampa e dal web riguardante le "comunità rom" presenti nel nostro paese.[22]

Associazione 21 luglio Onlus è un’organizzazione non profit che supporta gruppi e individui in condizione di segregazione estrema e di discriminazione, tutelandone i diritti e promuovendo il benessere delle bambine e dei bambini. E’ iscritta al Registro UNAR delle associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni. L’Associazione è inoltre membro di: Associazione Carta di Roma, European Roma Information Office, Gruppo CRC (Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza), CILD (Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili), ISSA (International Step by Step Association) e Piattaforma per i Diritti Fondamentali (FRP). L’associazione 21 Luglio è sostenuta e finanziata dall’Open Society Foundations.

Fondazione Migrantes e ASGI.

La fondazione Migrantes pubblica tra le documentazioni presenti sul sito internet il “Programma di riforme in materia di immigrazione, diritto degli stranieri, asilo e cittadinanza per la legislatura 2013-2018” di ASGI. L’associazione propone una riforma delle normative vigenti in tema di migranti al legislatore italiano; il programma comprende:

  • Diversificare e semplificare gli ingressi;

  • Introdurre un meccanismo di regolarizzazione ordinaria per ogni singolo cittadino straniero già presente in Italia che dimostri lo svolgimento di una attività lavorativa o importanti legami familiari o affettivi;

  • Rafforzare il diritto al ricongiungimento familiare;

  • Chiudere i centri di identificazione ed espulsione (CIE);

  • Assicurare l’effettivo esercizio del diritto d’asilo in tutte le frontiere, soprattutto quelle marittime definendo un testo unico a proposito delle norme in materia di asilo e garantendo sempre ai richiedenti asilo un’accoglienza secondo gli standard dell’UE, anche nelle c.d. zone di sbarco, abolendo gli attuali Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA);

  • Assicurare il rispetto del principio di non-discriminazione;

  • Garantire pari accesso a prestazioni sociali e pubblico impiego per i cittadini stranieri, eliminando condizioni e requisiti discriminatori che ostacolano l’accesso a prestazioni sociali di natura assistenziale, adeguando così l’ordinamento italiano ai principi di diritto internazionale ed europeo;

  • Tutelare le vittime di tratta e grave sfruttamento;

  • Garantire processi equi e unitari a tutti i cittadini stranieri;

  • Riformare la legge sulla cittadinanza e sul diritto di voto, riconoscendo a tutti i cittadini stranieri residenti in Italia la possibilità di votare alle elezioni comunali (e delle città metropolitane) e il diritto ad acquisire la cittadinanza italiana in tempi più brevi e con procedure rapide e trasparenti. Valorizzare il principio dello *ius soli*.

Fondazione Migrantes, Caritas Italiana e Associazione Carta di Roma.

Costruire una società italiana più inclusiva attraverso un’informazione corretta e responsabile sul fenomeno immigrazione: l’impegno dell’Associazione Carta di Roma” è il titolo del 22° Rapporto sull’immigrazione redatto da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. Nell’analisi dei dati inclusi nel rapporto viene utilizzato il codice deontologico della Carta di Roma.[23]

Fondazione Migrantes, le campagne, le dichiarazioni e le petizioni sottoscritte

Fondazione Migrantes e la campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene”.

La campagna, lanciata durante la marcia “20 maggio senza muri” a Milano, ha l’obiettivo prioritario di raccogliere almeno 50mila firme a favore di una proposta di legge di iniziativa popolare che cambi la legge Bossi-Fini sull’immigrazione. Una volta abrogata la legge attuale, la campagna vuole introdurre nell’ordinamento italiano una serie di riforme per la semplificazione delle tematiche “burocratiche” sull’immigrazione sul modello del “Programma di riforme in materia di immigrazione, diritto degli stranieri, asilo e cittadinanza per la legislatura 2013-2018” di ASGI (trattato nell'approfondimento Onlus e Migranti in Italia).
“Ero straniero – L’umanità che fa bene” è una campagna promossa da: Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, Acli, Arci, ASGI, Centro Astalli, Cnca, A Buon Diritto, CILD, con il sostegno di numerosi sindaci e organizzazioni impegnate sul fronte dell’immigrazione, tra cui Caritas Italiana e Fondazione Migrantes.[24]

Nella Giornata contro il Razzismo: il no al decreto Minniti-Orlando.

I firmatari dell’appello “No ai decreti Minniti-Orlando su Immigrazione e Sicurezza” hanno indetto il 21 marzo scorso, in occasione della “Giornata Internazionale contro il Razzismo”, un’assemblea pubblica che si è tenuta a Roma, presso l’Università La Sapienza. L’appello è stato redatto e firmato da organizzazioni non profit, fondazioni e sindacati impegnati nella difesa dei diritti dei migranti con l’obiettivo di contrastare la conversione in Parlamento dei due decreti, il 13/2017 sull’Immigrazione e il 14/2017 sulla Sicurezza (come la soppressione del secondo grado di appello in caso di rigetto della domanda di asilo e l’abolizione del contradditorio).
Nell’appello si afferma: “Gestire e governare in modo efficace e lungimirante il fenomeno migratorio non significa limitarsi ad irrealistiche azioni di deterrenza. Occorrono, invece, norme che favoriscano i flussi d’ingresso e la permanenza regolare dei cittadini stranieri, contrastando così il lavoro nero e lo sfruttamentoRibadiamo inoltre l’urgenza di aprire corridoi umanitari e aumentare considerevolmente i reinsediamenti, per consentire alle persone che fuggono da guerre, persecuzioni, fame e povertà di entrare in Italia e in Europa senza mettere in pericolo la loro vita”.

I firmatari: A Buon Diritto, ACLI, ANOLF, Antigone, ARCI, ASGI, Bambini più Diritti Onlus, CGIL, Centro Astalli, CILD, CISL, CNCA, Comunità Nuova, Comunità Progetto Sud, Comunità di S.Egidio, Cooperativa sociale Alice onlus, Cospe, Focus – Casa dei Diritti Sociali, Fondazione Migrantes, Legambiente, Lunaria, Medici per i Diritti Umani – MEDU, Oxfam Italia, SEI UGL, Senzaconfine, SOS Razzismo, UIL.[25]

Norme chiare sull’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati.

Lettera di sensibilizzazione rivolta al Parlamento e al Governo italiano sulle norme di identificazione dei minori migranti alla luce del protocollo varato a gennaio:In attesa dell’adozione del Protocollo varato e delle norme generali sull’accertamento dell’età previste dal ddl S. 2583, di cui si auspica la celere approvazione senza modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera, riteniamo che solo l’immediata applicazione delle norme previste dal d.p.c.m. n. 234/16 anche ai minori che non siano vittime di tratta possa consentire un’efficace identificazione dei minori non accompagnati, nel rispetto delle principali raccomandazioni adottate in materia a livello internazionale e nazionale (tra cui le raccomandazioni dell’UNHCR del 2014 e il parere del Consiglio Superiore della Sanità del 2009), ai fini di una piena tutela dei diritti loro riconosciuti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dal diritto comunitario e dalla normativa interna”.

I firmatari: ASGI, SIMM, Save the Children, Amnesty International Italia, UNHCR, Magistratura Democratica, ==Fondazione Migrantes, ==Caritas Italiana, ARCI, ACLI, CIR, CNCA, GdS - Gruppo di Lavoro Nazionale del Bambino Migrante della Società Italiana di Pediatria, Medici senza Frontiere, Associazione Culturale Pediatri, Oxfam Italia, Terre des Hommes, CCM - Comitato Collaborazione Medici, INTERSOS, Defence for Children International Italia, Naga, A Buon Diritto, Osservatorio Vie di Fuga, Coordinamento Non Solo Asilo e Consorzio Farsi Prossimo SCS Onlus.[26]

Dichiarazioni recenti di Monsignor Perego, direttore generale di Fondazione Migrantes.[27][28][29][30]




Riflessioni su Fondazione Migrantes

Network e collaborazioni di Fondazione Migrantes: Fondazione Migrantes lavora in stretta collaborazione con diverse ONG internazionali e svariate associazioni italiane come già riscontrato per Caritas Italiana; la collaborazione si sostanzia attraverso la stesura di rapporti comuni, la diffusione di materiale informativo attraverso i propri canali di comunicazione, la partecipazione attiva a campagne e petizioni.

Dati economici sui fondi spesi a favore dei migranti: nessun dato economico relativo ai fondi disponibili e la loro allocazione sono stati pubblicati sul sito internet di Fondazione Migrantes. Per questo motivo, a differenza di Caritas Italiana, non è possibile sapere in che modo la fondazione assegna le risorse tra le diverse attività a favore dei migranti.

Ruolo politico di Monsignor Perego: la rassegna stampa di Monsignor Perego, soprattutto dall’inizio delle indagini sulle ONG operanti nel Mediterraneo, è molto consistente; non troppo velatamente, il Monsignore si scaglia contro i politici che hanno chiesto legittimamente di fare luce sulle zone d’ombra delle organizzazioni da un lato, e dall’altro attacca i governatori regionali che hanno limitato i numeri dell’accoglienza. Perego si spinge perfino ad ipotizzare la fine della nazione italiana in quanto tale a causa della bassa natalità e come unico rimedio propone il “meticciato.

Chi scrive vorrebbe ricordare al caro Monsignor Perego che la crisi della natalità italiana è causata in primis dalla costante crisi economica in cui si trova la nostra nazione e, in secundis, dalla mancanza di politiche di sostegno al reddito a favore delle nascite e della famiglia, come già presenti nella maggior parte dei paesi occidentali.

Centro Astalli

Il Centro Astalli è la sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS). Da oltre trent’anni è impegnato in numerose attività e servizi.
La Fondazione Centro Astalli, nata nel 2000, ha come obiettivo principale quello di contribuire a promuovere una cultura dell’accoglienza e della solidarietà, a partire dalla tutela dei diritti umani.
Il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) è un’organizzazione cattolica internazionale, attiva in più di 40 nazioni, la cui missione è accompagnare, servire e difendere i diritti dei rifugiati e degli sfollati. Lo scopo del JRS è profondamente legato alla missione della Compagnia di Gesù (o Gesuiti), ovvero promuovere la giustizia del Regno di Dio, in dialogo con altre culture e religioni.

La Compagnia di Gesù (Gesuiti)

La Compagnia di Gesù (in latino Societas Iesu) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio.
L'ordine fu fondato da Ignazio di Loyola che, con alcuni compagni, a Parigi nel 1534 fece voto di predicare in Terra Santa (progetto abbandonato nel 1537) e di porsi agli ordini del papa: il programma di Ignazio fu approvato da papa Paolo III con la bolla “Regimini militantis ecclesiae”.
Espulso da vari paesi europei nella seconda metà del XVIII secolo, l'ordine fu soppresso e dissolto da papa Clemente XIV nel 1773 (la Compagnia sopravvisse però nei territori cattolici della Russia, perché la zarina Caterina II non concesse l'exequatur al decreto papale di soppressione); fu ricostituito da papa Pio VII nel 1814.
I gesuiti osservano il voto di totale obbedienza al Papa e sono particolarmente impegnati nelle missioni e nell'educazione.

Il 13 marzo 2013 è stato eletto papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio), il primo pontefice gesuita.

Controversie e scandali.

Nel 2007, la Compagnia di Gesù ha pagato 50 milioni di dollari per risarcire 110 eschimesi che subirono abusi sessuali da religiosi gesuiti quando erano bambini o adolescenti, tra il 1961 e il 1987.[31]

L’ordine dei gesuiti nel 2010 è stato travolto da un enorme scandalo in Germania; centinaia di bambini e ragazzi sono stati violentati o brutalmente percossi per decenni nelle istituzioni scolastiche dei gesuiti in Germania, e per decenni l'ordine ha sistematicamente coperto e insabbiato le denunce (la denuncia è stata riportata dalla dottoressa Ursula Raue, la studiosa incaricata dalla Chiesa stessa di indagare sullo scandalo degli abusi sessuali nelle scuole dei gesuiti, e da padre Stefan Dartmann, il provinciale della Compagnia nella Repubblica federale).[32]

Nel 2011, l’ordine dei Gesuiti dell’Oregon, negli Stati Uniti, ha accettato di risarcire con 166 milioni di dollari centinaia di nativi americani che avevano subito abusi sessuali da parte di alcuni preti tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta. Gli ex studenti avevano frequentato scuole gesuite negli stati di Alaska, Idaho, Montana, Oregon e Washington. La maggior parte degli abusi erano avvenuti all’interno delle riserve e nei villaggi più sperduti, dove, secondo l'accusa, l’ordine tendeva a mandare i preti più problematici. Il risarcimento è uno dei più consistenti tra quelli riconosciuti nel corso dei recenti scandali di pedofilia che negli ultimi anni hanno coinvolto la Chiesa Cattolica.[33]

Altri scandali riguardanti la pedofilia sono scoppiati anche in Francia e Australia.[34]

A febbraio 2017, Bergoglio, appartenente all’ordine dei gesuiti, in occasione dell’udienza concessa al collegio degli scrittori di Civiltà cattolica (la rivista dei Gesuiti nata nel 1850, che festeggiava la pubblicazione del numero 4000), ha dichiarato: “Sì, c'è corruzione in Vaticano, ma non perdo la mia serenità" e a proposito dei casi di abusi sessuali: "Si tratta di una malattia. Mai accettare aspiranti sacerdoti senza accertarsi della loro adeguata maturità affettiva. Se non siamo convinti che questa è una malattia, non si potrà risolvere bene il problema". Intervistato da padre Antonio Spadaro, direttore della rivista, Bergoglio ammette che "c'è corruzione in Vaticano". Poi però chiarisce di essere in pace: "Non prendo pastiglie tranquillanti. Gli italiani danno un bel consiglio: per vivere in pace ci vuole un sano menefreghismo".[35]

Centro Astalli e la sua opera a favore dei rifugiati

Accompagnare, servire e difendere i diritti dei rifugiati è da sempre l’impegno del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati. Un impegno che ogni giorno si rinnova in una sfida nuova e originale da affrontare al fianco di chi si rivolge al Centro Astalli in cerca di aiuto per ricostruirsi una vita in un paese straniero.

1)Servizi di prima e seconda accoglienza:

  • Accettazione: il servizio di accettazione che si svolge quotidianamente è una delle attività legate alla prima accoglienza di chi si trova a Roma perché in fuga da guerre e persecuzioni. Per richiedere la domiciliazione necessaria per il rilascio della carta di identità e del codice fiscale o per ritirare il permesso di soggiorno, richiedenti asilo e rifugiati possono rivolgersi direttamente agli operatori che provvedono ad attivare la richiesta per l’ottenimento dell’iscrizione anagrafica in uno dei municipi di Roma.[36]

  • Mensa: è storicamente il cuore dell’Associazione. Spesso per molti rifugiati è il primo approdo una volta giunti a Roma. Da sempre donne e bambini entrano senza fare la fila. Gli uomini, che sono la maggioranza, aspettano il loro turno fuori dalla porta verde. Il cibo viene preparato senza usare carni di maiale e alcool, nel rispetto dell’alta percentuale di utenti di religione musulmana. Nel 2016 si è rivelata preziosa la collaborazione con il Banco Alimentare che garantisce pasta, latte e cibi a lunga conservazione. Durante l’anno, grazie alle collaborazioni con l’Elemosineria Apostolica della Santa Sede e con l’Emporio della Solidarietà della Caritas diocesana di Roma, è stato possibile distribuire cibi freschi come frutta, verdura e latticini. La generosità di alcuni donatori privati come la Fondazione BNL ha permesso nel corso dell’anno di coprire una parte delle spese di gestione. Nel lungo corridoio della mensa, oltre a consumare un pasto caldo, grazie alla presenza di operatori legali, medici e volontari, i rifugiati possono ricevere un primo orientamento utile a muovere i primi passi in Italia. Nel corso del 2016, l’andamento dell’afflusso medio al servizio della mensa è stato di circa 220 persone al giorno. L’età media degli utenti continua ad essere molto bassa (il 52% ha meno di 30 anni). La nazionalità maggiormente rappresentata è ancora il Mali, in linea con i dati dello scorso anno, e si è registrata una netta prevalenza di persone provenienti dall’Africa sub sahariana e un aumento delle presenze dal Kurdistan iracheno.[37]

  • Centro San Saba: il centro, attivo dal 1989 nel complesso della Parrocchia di San Saba, ospita, nello storico quartiere romano dell’Aventino, uomini richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. La struttura, aperta 24 ore al giorno, ha 32 posti, 28 dei quali sono in convenzione con il Sistema SPRAR (Servizio di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). Gli altri quattro sono gestiti direttamente dal Centro Astalli per far fronte a situazioni di emergenza. L’equipe del centro concorda con ciascun ospite un progetto individuale che, oltre a offrire supporto legale e assistenza sanitaria, prevede corsi di lingua, formazione professionale e orientamento per l’inserimento lavorativo.
    Nel 2016 il centro in più occasioni ha aperto le porte agli abitanti del quartiere. In sinergia con il parroco e la comunità di gesuiti di San Saba sono stati proposti scambi e iniziative comuni al fine di sensibilizzare il territorio sulla questione dei rifugiati.
    Il 20 giugno scorso, Giornata mondiale del Rifugiato, in occasione dei 35 anni di attività del Centro Astalli, il centro ha ospitato la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che in quell’occasione ha incontrato ospiti, operatori e volontari.[38]

  • La Casa di Giorgia: da marzo 2014 “La Casa di Giorgia”, che dal 1999 ospita donne rifugiate sole o con i loro bambini, è inserita nel circuito nazionale dello SPRAR. Un cambiamento che ha reso ancora più efficace l’abituale metodologia di lavoro, incentrata sul sostegno costante verso l’autonomia delle 30 ospiti accolte. Nel 2016, il lavoro di rete con il COL Gullace (Centro di orientamento al Lavoro) ha reso possibile l’attivazione di 4 tirocini formativi nel settore della ristorazione e della cura dell’infanzia.
    Preziosa, inoltre, è la presenza dei volontari grazie ai quali, su richiesta delle ospiti, sono stati attivati percorsi di tutoraggio e sostegno calibrate sulle esigenze specifiche di ciascuna: dal supporto all’apprendimento della lingua italiana alla prima alfabetizzazione, dal sostegno allo studio per la licenza media e per gli esami universitari alla preparazione ai colloqui di lavoro fino al servizio di baby sitting durante le ore in cui le mamme del centro sono impegnate in attività lavorative o formative.[39]

  • Il Faro: attivo dal 2010, si trova nei locali della “Fondazione Il Faro” e mette a disposizione 40 posti letto, 35 dei quali in convenzione con il sistema SPRAR. Accoglie uomini adulti richiedenti asilo o già titolari di protezione internazionale o umanitaria, al fine di sostenerli individualmente nel processo di integrazione nella società italiana e di aiutarli nella riconquista della propria autonomia. Ogni utente, infatti, viene seguito ed orientato dai membri dell’équipe nella definizione di un proprio percorso di integrazione che tenga conto delle aspirazioni e delle esigenze personali, e che valorizzi le capacità e competenze professionali pregresse.
    Grande attenzione viene dunque rivolta alla formazione degli ospiti, sia a quella linguistica attraverso l’indirizzamento ai corsi della scuola di italiano, sia a quella professionale attraverso l’individuazione di corsi e l’attivazione di tirocini. Grazie all’ampliamento dell’équipe e del numero di volontari, è stato possibile seguire gli ospiti con maggiore attenzione e continuità, sostenendoli nello studio della lingua italiana e della lingua inglese, oltre alla preparazione degli esami di terza media e per la patente di guida.[40]

  • Centro Pedro Arrupe: per accogliere e assistere nuclei familiari e minori richiedenti asilo e rifugiati nel 2001, grazie a un comodato con Ferrovie dello Stato, in un ex albergo della società, nella periferia nord di Roma, nasceva il Centro Pedro Arrupe. La struttura, che porta il nome del fondatore del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, è la casa più grande tra quelle gestite dal Centro Astalli a Roma, oltre che la più articolata per il tipo di sostegno e accompagnamento che offre. Il centro consta di quattro realtà diversificate, gestite grazie alla presenza di quattro équipe composte da varie figure professionali che lavorano in sinergia per un obiettivo comune: restituire a ciascuno la voglia e la forza di riprendere in mano la propria vita e progettare il futuro. Convivono così diverse forme di accoglienza: la Comunità per famiglie rifugiate, la Casa di Marco (casa famiglia per minori non accompagnati) e la Casa di Maria Teresa (casa famiglia per donne sole con bambini). In un edificio separato, adiacente alla struttura principale, vi è l’Aver Drom, un gruppo di appartamenti che accoglie in semi-autonomia minori stranieri non accompagnati.
    Nel 2016 il Pedro Arrupe si è dotato di un nuovo campo sportivo e di una più ampia e sicura area giochi per i tanti bambini e ragazzi presenti nella struttura. Grazie al progetto “Ripartire insieme. Interventi di sostegno alle famiglie rifugiatefinanziato dall’IPAB Asilo Savoia e dalla Regione Lazio, si sono apportate alcune migliorie come nuove attrezzature, gli spazi comuni allestiti (la biblioteca e la sala studio), e soprattutto si sono potuti potenziare gli interventi di sostegno all’inclusione nel contesto italiano delle famiglie migranti e dei minori non accompagnati.[41]

  • Ambulatorio: attivo da oltre venti anni, offre assistenza sanitaria a richiedenti asilo e rifugiati grazie a medici, infermieri e farmacisti che svolgono un servizio completamente volontario. Il buon funzionamento del servizio è garantito anche dalla presenza dei mediatori culturali. Sono molti, infatti, i pazienti che non parlano italiano e per i quali il colloquio con un medico può rappresentare un’esperienza potenzialmente traumatica. L’ambulatorio, oltre a essere un primo presidio sanitario per chi è in Italia da pochissimo tempo, svolge anche l’importante compito di accompagnare gli utenti ad usufruire delle strutture pubbliche attraverso l’iscrizione al servizio sanitario nazionale. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Banco Farmaceutico e al lavoro scrupoloso dei farmacisti volontari sono stati consegnati oltre quattromila farmaci. Nel corso dell’anno fondamentale è stata la generosità di alcune farmacie, e in particolare per alcuni farmaci da banco, non mutuabili che possono rivelarsi di importanza vitale.
    Il 2015 ha registrato anche un forte aumento degli utenti rispetto agli anni precedenti, soprattutto in seguito a modifiche legislative che hanno ristretto gli accessi alle esenzioni dei ticket sanitari ai soli disoccupati: questo ha fatto sì che gli inoccupati (coloro che non hanno mai svolto un’attività lavorativa nel nostro Paese) si siano trovati improvvisamente nella condizione di dover pagare esami diagnostici e farmaci prima gratuiti. Il Centro Astalli, oltre a offrire assistenza sanitaria, si impegna a promuovere politiche socio-sanitarie a tutela del diritto alla salute dei migranti forzati partecipando a diversi tavoli istituzionali: coordina gli incontri del “Gruppo Immigrazione e Salute – richiedenti asilo e rifugiati” formato da rappresentanti del terzo settore e delle strutture pubbliche sanitarie.[42]

  • Centro SaMiFo: nasce nel 2006 dalla collaborazione tra il Centro Astalli e la ASL ROMA al fine di promuovere la tutela della salute dei migranti forzati. L’équipe è composta da operatori e mediatori del Centro Astalli e personale medico in parte volontario, in parte messo a disposizione dalla stessa ASL. Ai richiedenti asilo e rifugiati il SaMiFo offre assistenza medica sia di base sia specialistica presso gli ambulatori di psichiatria, psicologia, ginecologia, ortopedia e medicina legale. Grazie alla sinergia tra soggetti del privato sociale e del servizio pubblico si sono potute coniugare prestazioni sanitarie e interventi di protezione sociale, così da creare dei percorsi assistenziali integrati, in grado di rispondere al meglio alle necessità di un’utenza particolarmente vulnerabile. L’accesso al servizio è sempre libero. Gli operatori ricevono gli utenti e forniscono loro informazioni relative ai diritti in ambito sanitario e al modo in cui esercitarli. Tutte le prestazioni sono caratterizzate da un approccio particolarmente sensibile all’identità culturale dei pazienti e alla questione di genere. In particolare, le visite ostetrico-ginecologiche e gli eventuali accertamenti specialistici sono svolti esclusivamente da professioniste donne.
    Nel luglio del 2015 il SaMiFo ha ottenuto l’importante riconoscimento della Regione Lazio come “Struttura sanitaria a valenza regionale per l’assistenza ai migranti forzati”. È sempre molto efficace la campagna sulle vaccinazioni gratuite per richiedenti asilo e rifugiati. Ciò ha sicuramente ridotto l’incidenza delle malattie prevenibili da vaccino e le loro conseguenze in termini di mortalità e morbilità. Costante è stato il lavoro di promozione dell’accesso alle cure per la tubercolosi dei migranti nell’area metropolitana di Roma.
    Nel corso dell’anno l’esperienza del SaMiFo è stata supportata e rielaborata grazie a un’attività formativa e di approfondimento su tematiche legate alle migrazioni forzate, ai contesti geopolitici di provenienza, a particolari argomenti clinici con un focus particolare sulle vittime di tortura e di violenza. Anche nel 2015 il Centro Astalli ha partecipato al Tavolo tecnico istituito dal Ministero della Salute per la predisposizione di linee guida relative all’assistenza e riabilitazione di rifugiati che hanno subito violenze.[43]


  • Scuola di italiano: è articolata in due sedi: una presso la Fondazione Il Faro e l’altra all’interno dell’Istituto Massimo. È un servizio di prima accoglienza in cui trasformazione e sperimentazione sono la regola. Le classi, ad esempio, accolgono ogni mese nuovi studenti e gli insegnanti volontari sono sempre più interessati ad apprendere metodi didattici innovativi. Tra le due sedi in totale sono attive dieci classi di diversi livelli, dall’alfabetizzazione al livello B1 (intermedio/avanzato), passando per i livelli A1 (corso base) e A2 (base/intermedio). La classe di alfabetizzazione ha un numero minore di alunni rispetto alle altre e un gruppo di insegnanti che hanno affinato strategie didattiche specifiche.
    È attivo il corso di inglese con due lezioni a settimana e un laboratorio musicale in cui si incontrano melodie e strumenti provenienti da diverse parti del mondo. Inoltre vengono organizzate regolarmente visite culturali in città. Ogni venerdì gli studenti seguono uno dei quattro laboratori di italiano: due di conversazione base e avanzata, uno di italiano con video e canzoni, e uno di italiano in cucina.
    La scuola del Centro Astalli partecipa attivamente alla Rete Scuole migranti e al suo gruppo di formazione che ogni anno organizza giornate di approfondimento per i volontari delle scuole aderenti. Sono molti gli studenti che intendono proseguire gli studi e conseguire il diploma di terza media e di scuola superiore. A loro gli insegnanti volontari offrono supporto, specialmente in materie come matematica e storia.[44]

  • Centro d’ascolto e orientamento socio-legale: il servizio legale si svolge in due momenti: tutti i pomeriggi, negli stessi locali della mensa, si fanno i primi colloqui di orientamento volti prevalentemente al rilascio della domiciliazione per la richiesta di protezione internazionale e si gestiscono eventuali situazione di emergenza. I colloqui successivi si svolgono invece negli uffici di via del Collegio Romano, dove inizia l’accompagnamento nelle varie fasi della procedura: ascolto della storia personale, segnalazione ai medici del SaMiFo per le certificazioni in caso di torture subite, preparazione all’intervista con la Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale, assistenza durante e dopo la decisione, con eventuale ricorso al diniego della domanda, grazie all’assistenza di avvocati che operano a titolo gratuito o tramite gratuito patrocinio.
    Gli operatori legali si recano settimanalmente negli uffici della Questura e nel centro di identificazione ed espulsione di Roma (Ponte Galeria), dove prospettano alle persone che incontrano la possibilità di presentare domanda d’asilo in Italia.
    Dal 2014 è stata avviata un’attività specifica per i quattro centri di accoglienza, entrati a far parte del circuito SPRAR. Si stabilisce un primo incontro di orientamento con ciascun ospite per individuare eventuali necessità di tipo legale e poi si prosegue con successivi incontri di approfondimento e assistenza.
    Sebbene nel 2015 siano state attivate tre sezioni della Commissione di Roma, la durata della procedura resta mediamente lunga. Sono infatti diversi i passaggi burocratici necessari negli uffici competenti per le varie fasi dell’iter. Per questo, dalla prima tappa del foto-segnalamento alla notifica dell’esito dell’esame della richiesta di protezione possono passare anche diversi mesi.[45]

  • Accompagnamento persone vulnerabili: anche nel 2015 l’azione congiunta del centro di ascolto e dell’ambulatorio SaMiFo ha consentito di assistere richiedenti asilo e rifugiati in situazione di particolare fragilità: vittime di tortura, violenza intenzionale o abusi sessuali.
    Il supporto offerto va dal sostegno psicologico e psichiatrico alle visite specialistiche, fino alla ==certificazione delle violenze subite==.
    Tra le vittime di tortura certificate prevalgono gli uomini (75%), provenienti specialmente dall’Afghanistan e da Paesi africani, soprattutto da Senegal, Congo R.D., Mali e Mauritania. Lo sportello socio-legale ha offerto supporto legale sia a persone di recente arrivo sia a rifugiati già seguiti l’anno precedente. Le attività a favore dei migranti forzati più vulnerabili sono state in parte realizzate grazie al contributo del Fondo Volontario delle Nazioni Unite per le vittime di tortura.[46]

  • Accompagnamento all’autonomia: un corso di formazione professionale o un tirocinio che permettano di rimettersi in gioco o magari di mettere a frutto le esperienze lavorative maturate in altri Paesi. L’iscrizione ad un corso per il conseguimento della patente di guida: un tesserino che apre le porte per molti lavori altrimenti inaccessibili. Un sostegno economico iniziale o in un momento di particolare difficoltà per realizzare il sogno di un affitto regolare: una casa propria dove poter rientrare ogni sera e respirare un’aria familiare e di normalità. Sono soprattutto questi gli aiuti che, attraverso finanziamenti specifici, provenienti prevalentemente da enti pubblici ma anche da alcuni privati, il servizio di accompagnamento all’autonomia cerca di offrire ai numerosi utenti che vi si rivolgono ogni giorno. Si offre un orientamento sui diversi servizi del territorio e, dove possibile, un contributo per intraprendere il cammino verso l’indipendenza e l’integrazione, cammino che passa necessariamente attraverso la via del lavoro. Per questo tutte le mattine è attivo lo sportello di orientamento e ricerca lavoro. Dopo una prima fase che prevede un attento bilancio delle competenze e la stesura del curriculum, inizia la ricerca vera e propria tramite la consultazione di siti internet e giornali specializzati. Per gli utenti più fragili o per chi si trova alle prime esperienze nella ricerca di un’occupazione nel nostro Paese, viene inoltre svolta una necessaria azione di intermediazione con il datore di lavoro e di assistenza nella preparazione del colloquio. Il servizio, infine, rappresenta un punto di riferimento per chi vuole ricevere informazioni sui corsi professionali presenti sul territorio regionale e per ricevere aiuto per l’eventuale iscrizione.
    Grazie a finanziamenti privati e pubblici, come ad esempio i progetti sostenuti dal Ministero dell’Interno e dalla Regione Lazio, nel 2015 si è svolta un’attività di ascolto e orientamento per centinaia di persone e per 70 di loro si sono potuti erogare contributi per l’iscrizione a corsi di formazione, alla scuola guida, per l’attivazione di tirocini formativi, per il pagamento di alcune mensilità di affitto o delle utenze arretrate.[47]

  • Lavanderia Il Tassello: è uno dei primi progetti di integrazione realizzati dal Centro Astalli, attivo sin dal 1999 nei locali adiacenti la mensa. In diciotto anni di attività si sono alternati all’uso dei macchinari molti rifugiati di nazionalità diverse. La lavanderia ospita tradizionalmente, accanto a lavoratori più stabili, rifugiati particolarmente vulnerabili come vittime di tratta, vittime di tortura o disabili. Nel corso degli anni sono state decine le persone che hanno imparato ad usare macchinari per il lavaggio e l’asciugatura per poi affrontare il mondo del lavoro con competenze nuove e spendibili in altre lavanderie. Ai clienti abituali, per lo più ristoranti, centri di accoglienza, istituti religiosi e alberghi, se ne sono aggiunti di nuovi nel corso dell’anno come bed & breakfast e alcune case famiglia.[48]

  • Comunità di ospitalità: si è voluto provare a sostenere i rifugiati nel delicato momento di passaggio tra l’accoglienza e il completo distacco dai circuiti assistenziali: una fase in cui stabilire relazioni e riprendere una dimensione di quotidianità possono rivelarsi decisivi per il successo del percorso di integrazione.[49]

2)Attività nelle scuole:

Il Centro Astalli punta sui giovani per gettare le basi di una società interculturale e inclusiva.
Una società in cui le diversità etniche, linguistiche e religiose siano considerate una ricchezza e non un ostacolo per il futuro italiano.
Il diritto d’asilo e il dialogo interreligioso sono i temi che il Centro Astalli da anni si propone di approfondire nelle scuole italiane. Attraverso i progetti “Finestre – Storie di Rifugiati” e “Incontrimigliaia di studenti ogni anno hanno la possibilità di ascoltare diverse testimonianze dirette di uomini e donne che hanno vissuto l’esperienza dell’esilio o che sono fedeli di religioni diverse dal Cattolicesimo.

  • Finestre: vuole favorire la riflessione, in un pubblico soprattutto di giovani e studenti, sul tema dell’esilio, in particolare attraverso il contatto diretto con rifugiati e l’ascolto delle loro storie di vita. Il cuore del progetto consiste nell’incontro diretto con chi ha vissuto sulla propria pelle l’esperienza dell’esilio: un incontro capace di scardinare tanti pregiudizi e luoghi comuni. Il progetto ha il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e della Pontificia Università Gregoriana.[50]

  • Incontri: è un percorso didattico della Fondazione Centro Astalli sulla conoscenza delle principali identità religiose presenti in Italia, e si rivolge alle classi delle scuole medie e superiori. L’obiettivo è quello di aiutare i giovani a superare gli stereotipi e i pregiudizi più comuni, e a scoprire che ogni religione è una realtà “complessa” e variegata, che si può comprendere solo con la conoscenza delle fonti e, soprattutto, con l’incontro diretto con persone che vivono la propria fede nell’esperienza quotidiana.[51]


Oltre a Finestre e Incontri, Centro Astalli si rivolge anche agli insegnanti suggerendo libri e film da proporre ai propri studenti per approfondire i temi del diritto d'asilo, dell'immigrazione, della società interculturale e dell'identità religiosa.[52]

3)Progetti in corso:

Il Centro Astalli coglie l’opportunità dei progetti finanziati per accompagnare i rifugiati nel loro difficile percorso verso l’integrazione in Italia, in una stagione di crisi economica e in un clima di indifferenza, se non di ostilità, nei loro confronti.
Tra i fattori decisivi per l’inclusione sociale dei rifugiati c’è l’atteggiamento della società che li accoglie. Conoscenza, empatia, comunicazione corretta, sono tutti elementi che possono contribuire in mode decisivo a migliorare la condizione di chi cerca in Italia una seconda occasione. Per questo il Centro Astalli porta avanti progetti di formazione, in collaborazione con istituti scolastici di ogni indirizzo e con il sostegno delle istituzioni. Costruire una società più giusta e accogliente resta un’emergenza, soprattutto in periodi complicati e incerti come questo.

  • COH – Communities of Hospitality: da diversi anni gli uffici del JRS in Europa promuovono nuovi modi di offrire ospitalità ai rifugiati con l’attivo coinvolgimento delle comunità locali: centri diurni, attività ricreative, ospitalità in famiglia o in comunità religiose, amicizia. Il progetto europeo Communities of Hospitality offre l’opportunità di consolidare alcune di queste esperienze (in Belgio, Italia, Malta e Romania), di rafforzare le reti che le rendono possibili (in Germania, Polonia e Gran Bretagna) e di condividere le buone pratiche che ne scaturiscono con campagne di comunicazione apposite (in particolare Spagna, Portogallo e Francia). Il finanziatore di questo progetto è privato e anonimo; il progetto è in partenariato con: JRS Europa, JRS Belgio, JRS Germania, JRS Francia, JRS Malta, JRS Portogallo, JRS Romania, JRS UK, Centro Ellacuria (Spagna), Wacji JSC (Polonia).[53]

  • PEB – Protection at External Border: le frontiere esterne dell’Unione Europea sono luoghi in cui i migranti forzati devono affrontare misure di sicurezza e controlli sempre più difficili da superare. Per persone vulnerabili e molto provate dai traumi della migrazione far valere il proprio diritto a chiedere protezione non è facile: i confini europei tendono a diventare impenetrabili, senza eccezioni. Il progetto PEB ha l’obiettivo di monitorare i luoghi in cui i rifugiati arrivano (Spagna, Croazia, Serbia, Romania, Grecia, Italia) per accompagnarli nei loro bisogni essenziali, ma anche per documentare le violazioni dei diritti umani che si verificano sempre più spesso, nella convinzione che la tutela della vita umana debba essere sempre anteposta alla protezione delle frontiere. Il finanziatore del progetto è privato e anonimo e si svolge in partenariato con JRS Europa, JRS Malta, SJM Spain, JRS South-East Europe (Croatia and Serbia), JRS Romania, JRS Greece, Istituto Pedro Arrupe.[54]

  • Advenus Project. Developing On-line Training Resources for Adult Refugees: mira a migliorare la qualità ed ampliare il numero delle risorse didattiche online accessibili per i rifugiati tra 18 e 40 anni che risiedono nei Paesi della UE e per i loro formatori. Riuscire a fornire gli strumenti linguistici e culturali per orientarsi nelle società di accoglienza è essenziale per non ritardare il processo di integrazione. Il Centro Astalli partecipa al progetto in qualità di membro del comitato consultivo. Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea – Programma Erasmus+, ed si svolge in partenariato con: Lillehammer University College (Norvegia), Università LUMSA, Community Development Institute (Macedonia), Università di Porto (Portogallo).[55]

  • BEST. Promoting best practices to prevent racism and xenophobia toward forced migrants through community building: il progetto, finanziato nell’ambito delle azioni europee relative allo scambio di buone pratiche per prevenire e contrastare il razzismo, la xenofobia, l’omofobia e altre forme di intolleranza, ha l’obiettivo di identificare e dare visibilità a esperienze innovative che vedano cittadini e migranti impegnati insieme in iniziative di accoglienza, socializzazione e valorizzazione della diversità a servizio del bene comune in nove Paesi europei. Il 20 aprile 2016, è stata lanciata la campagna “I Get You”. L’obiettivo è raccontare una Europa accogliente, aperta, positiva e molto distante da quella che ci viene comunicata dalla politica. Risultato della prima fase del progetto è una mappatura di iniziative realizzate in Italia, che consente di fare una prima lettura di questa realtà. La mappatura ha descritto 62 esperienze, distribuite su tutto il territorio nazionale, prevalentemente al centro e al nord. Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea – DG Justice, e si svolge in partenariato con: JRS Europa, JRS Belgio, JRS Germania, JRS Francia, JRS Malta, JRS Portogallo, JRS Romania, Centro Ellacuria (Spagna), Wacji JSC (Polonia).[56][57]

  • FARI – Formare Assistere Riabilitare Inserire: rispondere ai bisogni di salute fisica e mentale di richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e minori, in particolare attraverso l’individuazione ed emersione precoce della vulnerabilità, la cura, la riabilitazione e l’inserimento socio-economico dei beneficiari: questi sono gli obiettivi del progetto FARI, avviato nel mese di ottobre 2016. All’interno delle varie azioni progettuali, che prevedono tra l’altro l’attivazione di due unità mobili e la realizzazione di corsi di formazione per personale sanitario, il Centro Astalli si occupa, attraverso il SaMiFo, dell’individuazione della maggior parte dei beneficiari e della loro presa in carico, e prevede attività di orientamento e accoglienza, supporto nel disbrigo delle pratiche amministrative, assistenza per le visite interne al SaMiFo e invio a visite specialistiche in altre strutture pubbliche. Il progetto è finanziato da Ministero dell’Interno – Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, e si svolge in partenariato con: Azienda Sanitaria Locale Roma 1, Programma Integra, CRS Cooperativa Roma Solidarietà, CeSPI – Centro Studi di Politica internazionale.[58]

  • Costruire Integrazione: il progetto, finanziato grazie al contributo di UBI Banca, si pone l’obiettivo di facilitare il complesso percorso di integrazione dei migranti forzati nel territorio italiano. Per realizzare tale percorso sono state attivate 5 azioni che mirano a una presa in carico integrata dei beneficiari capace di coniugare servizi di prima accoglienza (per chi è arrivato da poco in Italia o vive una condizione di particolare emergenza) a misure concrete di accompagnamento all’autonomia (per coloro che hanno già intrapreso il percorso verso l’indipendenza e necessitano solo di un orientamento o di una limitata assistenza economica), compresa la possibilità di essere inseriti in progetti di semi-autonomia.
    Accanto ai servizi di prima accoglienza, il progetto propone interventi più concretamente finalizzati all’autonomia, come la possibilità di erogare contributi diretti destinati alla formazione professionale o all’inserimento lavorativo, al pagamento di alcune mensilità di affitto, alle spese mediche e alle spese burocratiche legate all’iter per il ricongiungimento familiare; oppure l’inserimento del beneficiario nel percorso di semiautonomia denominato “Comunità di ospitalità”. Attraverso questa forma di accoglienza diffusa, si mira a sostenere il rifugiato nel delicato passaggio dall’accoglienza al completo distacco dai circuiti assistenziali offrendogli la possibilità di essere ospitato da una congregazione religiosa che mette a disposizione un appartamento o una stanza per accogliere migranti forzati. Una simile iniziativa si pone inoltre l’obiettivo di superare il semplice coinvolgimento dei singoli istituti religiosi per trasformarsi, se accompagnata da specifiche attività di mediazione sociale e sensibilizzazione, in una più ampia azione di promozione di una mentalità di accoglienza partecipata e condivisa.[59]

  • Accompagnamento persone vulnerabili: ogni anno il Centro Astalli riceve un contributo dal Fondo Volontario delle Nazioni Unite per le Vittime di Tortura, per la realizzazione di specifici percorsi di accompagnamento legale, medico e sociale dedicati all’accoglienza e alla presa in carico di richiedenti asilo e rifugiati vittime di tortura, di trattamenti inumani o degradanti.[60]

Centro Astalli e il corso di formazione 2017 “Diritti e Rovesci”

“Diritti e Rovesci” è il corso di formazione indetto da Centro Astalli in collaborazione con la Pontificia Università Gregoriana. Il corso di formazione è incentrato sulla politica europea a favore delle migrazioni.

Al corso interverranno diversi esperti appartenenti ad associazioni e organizzazioni italiane come Lorenzo Trucco di ASGI, Marco Bertotto di Medici Senza Frontiere Italia e Daniela Pompei della Comunità di Sant’Egidio.[61]


I comunicati stampa del Centro Astalli

Comunicato stampa sui fatti di Roma e Milano (controlli in stazione centrale).[62]

Comunicato stampa sulle ONG che operano nel Mediterraneo.[63]

Servir, il periodico del Centro Astalli

Servir è un periodico mensile edito dal Centro Astalli, con lo scopo di tenere aggiornati i volontari, gli amici e i benefattori dello stesso sullo sviluppo delle attività e i suoi nuovi progetti. Il periodico fornisce notizie sulla vita del Centro Astalli, informazioni su quello che accade in Italia e in Europa in materia di asilo, attraverso le storie di rifugiati e riflessioni su situazioni non conosciute o dimenticate di rifugiati nel mondo.
La struttura del giornale prevede in prima pagina l’editoriale, con una proposta di riflessioni sulle politiche di accoglienza, sulle prospettive della società interculturale o in alternativa su argomenti di attualità; le pagine interne sono invece dedicate alla vita del Centro Astalli, con la presentazione dei servizi che l’associazione offre, ma anche dei progetti della fondazione e delle iniziative della sua rete territoriale.
Questa sezione riporta spesso anche testimonianze di rifugiati, con il racconto delle violenze subite, del viaggio in Italia, delle loro speranze per il futuro; l’ultima pagina, infine, riporta notizie dal mondo, opinioni, recensioni di libri e film.[64]


Centro Astalli, le collaborazioni e le campagne

Il Centro Astalli collabora con varie associazioni e organizzazioni, e con loro partecipa alla realizzazione di diverse campagne e progetti; tra queste troviamo:

  • Ero straniero. L'umanità che fa bene: è una campagna promossa da: Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCIASGICentro Astalli, CNCA, A Buon DirittoCILD, con il sostegno di numerosi sindaci e organizzazioni impegnate sul fronte dell’immigrazione, tra cui Caritas Italiana e Fondazione Migrantes; la campagna è stata trattata nell'approfondimento Onlus e Migranti in Italia.

  • Non aver paura. Apriti agli altri, apri ai diritti: campagna contro il razzismo promossa da ACLI, Amnesty International, Antigone, ARCI, ASGI, Cantieri Sociali, Caritas Italiana, Centro Astalli, CGIL, CIR, CISL, CNCA, Comunità di Sant’Egidio, CSV Net, Emmaus Italia, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Federazione Italiana Organismi persone senza fissa dimora (FIOPSD), Federazione Rom e Sinti Insieme, Gruppo Abele, Libera, Rete G2 Seconde Generazioni, Save the Children, Terra del Fuoco, SEI - UGL, UIL, UNHCR. Al lancio della campagna che si è tenuto a Roma, hanno presenziato Laura Boldrini, Djana Pavlovic e Luigi Ciotti in collegamento dal carcere minorile di Nisida.[65]

  • L’Italia sono anch’io: campagna per i diritti di cittadinanza a livello nazionale promossa da : Acli, Arci, Asgi, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Comune di Reggio Emilia, Comunità di Sant'Egidio, Coordinamento Enti Locali Per La Pace, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Legambiente, Libera, Lunaria, Fondazione Migrantes, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Tavola della Pace, Terra del Fuoco, Ugl Sei, UIL, UISP e dall’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è stato il ministro, Graziano Delrio. Tra le altre associazioni sostenitrici troviamo: Associazione 21 Luglio, Campagna LasciateCIEntrare, CISL, Cittadinanzattiva, Comitati del movimento "Possibile“, Famiglie Arcobaleno, Insieme per il PD, PD Milano, Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, Possibile, Progetto Diritti Onlus, Radicali Italiani, Save the Children, Sinistra Italiana. Tra i politici e le persone che hanno aderito alla campagna troviamo Cécile Kyenge, Pierfrancesco Majorino, Giuliano Pisapia, e il blogger Gabriele Del Grande.[66][67]

  • I rifugiati hanno diritto al gratuito patrocinio. Gli enti di tutela richiamano l’Ordine degli Avvocati di Roma: attività di sensibilizzazione rivolta ai Ministeri dell’Interno, della Giustizia e degli Affari Esteri, e al Consiglio Nazionale Forense e promossa da: ASGI, Laboratorio 53, Associazione Progetto Diritti, Associazione Europa Levante, Senzaconfine, Focus- Casa dei Diritti Sociali, Arci Roma, Save the Children Italia, A buon diritto, Consiglio Italiano Rifugiati – CIRCentro Astalli.[68]

  • Fermare la strage. Subito! Il Centro Astalli aderisce a “21 aprile giornata di mobilitazione nazionale”: mobilitazione del 2015 per chiedere: che si aprano subito vie d’accesso legali, canali umanitari, unico modo per evitare i viaggi della morte; che il governo italiano, in attesa dell’intervento europeo, assuma le proprie responsabilità e riattivi subito un ==programma di ricerca e salvataggio==; e contemporaneamente si chiede all’UE di farsi carico di un programma di ricerca e salvataggio europeo, e di sospendere il regolamento Dublino per consentire alle persone tratte in salvo di scegliere il Paese dove andare sostenendoli economicamente con un fondo europeo ad hoc creato per l’accoglienza in quei Paesi sulla base della distribuzione dei profughi. La mobilitazione è promossa da: Arci, Acli, Act, Action, Amnesty International, Antigone, Archivio Memorie Migranti, Articolo 21, ASGI, Carovane migranti, Casa dei diritti sociali, Centro Astalli, Cgil, Cild, Cittadinanzattiva, Cnca, Comitato verità e giustizia per i nuovi desaparecidos, Comunità di Sant’Egidio, Consorzio città dell’altra economia, Cospe, Cric, Emergency, Emmaus Italia, Fiom-Cgil, Forum Terzo Settore, Gruppo Abele, Left, Legambiente, Libera, Link-coordinamento universitario, Lunaria, Medici Senza Frontiere, Nessun luogo è lontano, Rete della conoscenza, Rete degli studenti medi, Sos razzismo Italia, Terra del fuoco, Uds, Udu, Uil, Cisl. Hanno inoltre aderito L’Altra Europa, SEL, PRC, Green Italia.[69]

  • L’Unione Europea fermi la repressione in Turchia: lettera aperta di associazioni, sindacati, ONG a Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari Esteri, a cui viene chiesto di mettere in campo tutte le azioni possibili per fermare il disegno autoritario di Erdogan, a cominciare dalla sospensione del processo di integrazione europea e dell’accordo sui migranti. Da parte loro, i firmatari si impegnano a promuovere in Italia e in Europa azioni di solidarietà col popolo turco, con l’obiettivo di arrivare a un grande appuntamento europeo per impedire ad Erdogan di cancellare la democrazia in Turchia. I firmatari della lettera sono: Arci, Legambiente, Libera, Centro Astalli, Acli, Flc-Cgil, Fnsi, CittadinanzAttiva, Fiom-Cgil, Auser, Slow Food, Rete della Pace, Focsiv, Tavola della Pace, Federbio, Cies, Aiab, Articolo 21, Arci servizio civile, ASGI, Cime, Cnca, Cospe, Gruppo Abele, Link, Lunaria, Mani Tese, Movimento difesa del cittadino, Movimento nonviolento, Progressi.org, Rinnovabili.it, Un ponte per…, Rete della conoscenza, Rete studenti medi, Sei-Ugl, Sì rinnovabili No nucleare, Uds, Udu, Uftdu, Ambiente e lavoro, Comuni virtuosi, Medici per l’ambiente, Centro volontariato int. Udine, Coordinamento comasco per la pace.[70]

  • Not My Europe: il 25 marzo scorso le associazioni e le organizzazione “hanno portato” il Mediterraneo nel cuore di Roma, sulle acque del Tevere, per una grande azione di protesta. Le politiche migratorie dell’Europa sono fatte di muri, blocchi, accordi disumani con paesi di Africa, Asia e Medio Oriente. Queste condannano persone in fuga da guerre, persecuzioni e povertà a viaggi sempre più spesso mortali oppure le respingono verso la sofferenza che si sono lasciati alle spalle. La manifestazione ha lanciato un messaggio ai leader europei che erano riuniti per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma: il destino di migranti e rifugiati “ci riguarda”. La strage continua nel Mediterraneo deve finire, attraverso l’apertura immediata di canali di ingresso regolare e protetto. Hanno inoltre affermato di volere un Europa più accogliente e solidale.
    Tra i promotori troviamo: A Buon Diritto, Amnesty International, ASGI, Associazione Antigone, Arci, Centro Astalli, CILD, CIR, Concord Italia, Jugend Rettet, LasciateCIEntrare, Lunaria, MEDU, Medici Senza Frontiere, Oxfam Italia, Radicali Italiani, Save The Children, Sea-Watch e Unicef Italia.
    Sul palco sono intervenuti Emma Bonino, Luigi Manconi, Gad Lerner, Moni Ovadia.[71]

  • Nella Giornata contro il Razzismo: il no al decreto Minniti-Orlando: appello già trattato precedentemente (Fondazione Migrantes). Aderiscono: A Buon Diritto, ACLI, ANOLF, Antigone, ARCI, ASGI, Bambini più Diritti Onlus, CGIL, Centro Astalli, CILD, CISL, CNCA, Comunità Nuova, Comunità Progetto Sud, Comunità di Sant’Egidio, Cooperativa sociale Alice onlus, Cospe, Focus – Casa dei Diritti Sociali, Fondazione Migrantes, Legambiente, Lunaria, Medici per i Diritti Umani – MEDU, Oxfam Italia, SEI UGL, Senzaconfine, SOS Razzismo, UIL.[72]

  • Associazione 21 Luglio: presidente dell'associazione, fondata tra gli altri da Open Society Foundations, è Carlo Stasolla, che con la moglie Dzemila Salkanovic, gestisce dal 2006 "La casa di Marco", parte del progetto accoglienza “Centro Pedro Arrupe” del Centro Astalli.[73]

  • A Buon Diritto: Centro Astalli figura tra i partner che collaborano attivamente con l’operato dell’associazione.[74]

Il Report di Centro Astalli

Alcuni dati economici sono inclusi nel Rapporto 2017 pubblicato sul sito internet del Centro Astalli. Il totale della raccolta fondi del 2016 è stato 3.100.000€.[75]

Principali finanziatori:

  • Roma Capitale attraverso sovvenzioni per il servizio mensa.

  • SPRAR finanziato dal Ministero dell’Interno per i centri di accoglienza.

  • Enti locali.

  • Fondi finanziati dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana).

  • Fondi finanziati da Fondazione Migrantes.

  • Fondazione BNL.

  • Segretariato Sociale RAI.

  • 5x1000.

  • Campagna di donazioni “Io sostengo da vicino”.


Campagna di donazioni “Io sostengo da vicino”:[76]

  • “Offri un pasto a un rifugiato” (con 5€ per un giorno, con 25€ per una settimana, con 100€ per un mese).

  • “Un sostegno alle vittime di tortura” (con 30€ un tutore per un braccio necessario alla terapia di riabilitazione di una vittima di tortura, con 70€ un tutore per la gamba necessario alla terapia di riabilitazione di una vittima di tortura, con 100€ un paio di occhiali a chi ha problemi di vista, con 150€ un busto per la riabilitazione della schiena di una vittima di tortura).

  • “Un aiuto per le famiglie rifugiate” (con 100€ all’anno si aiuta il Centro Astalli a provvedere al necessario per la scuola di un bambino ospite del Centro Pedro Arrupe).

  • “La tessera dell’autobus per i rifugiati” (con 35€ al mese si aiuta il Centro Astalli a comprare la tessera ad un rifugiato).

  • “Una patente per l’autonomia” (con 350€ un corso di scuola guida a un rifugiato o una rifugiata).

  • “Regala agli studenti italiani un incontro con un rifugiato” (con 60€ si sostiene il Centro Astalli nella realizzazione del progetto Finestre in una classe secondaria superiore).

Riflessioni su Centro Astalli

1)Emma Bonino e il Centro Astalli.

Emma Bonino, storica esponente dei Radicali Italiani e ormai diventata paladina dei migranti, è stata invitata alla presentazione del rapporto 2017 del Centro Astalli, associazione religiosa fondata dai gesuiti. Emma Bonino, nel suo intervento, parla di un’Europa che deve sconfiggere la xenofobia e il razzismo per essere più accogliente ed inclusiva, sostenendo che “i migranti possono divenire da emergenza a grande opportunità, anche economica per una Europa che invecchia sempre di più”.

Emma Bonino e il suo pensiero su migranti ed Europa:[77]

La Bonino e la religione:[78][79][80][81]




Emma Bonino, storica esponente dei Radicali, nella sua lunga carriera politica si è sempre battuta per la laicizzazione” dello stato italiano, non lesinando anche parole molte dure rivolte al Vaticano e alla Chiesa. Prima sostenitrice dei “diritti civili” e della libertà scientifica come divorzio, aborto, ricerca sulle staminali ed eutanasia, la ritroviamo a fianco di un’associazione religiosa cattolica cristiana gesuita (ordine con profondi rapporti con il Vaticano). Certo l’obiettivo di questa “alleanza” potrebbe essere comune, ma le strategie e le “politiche” per risolvere le problematiche della migrazione sono sicuramente molto differenti. L’apertura della Chiesa alla Bonino risale al 2016, quando Bergoglio la invitò in udienza privata in Vaticano: politica “inclusiva” del Papa dell’accoglienza verso la “mangiapreti” Emma o una illuminazione sulla via di Damasco della radicalissima Bonino?[82]

Oltre alla vicinanza con il Centro Astalli, la Bonino ha stretto importanti relazioni anche con Alexander Soros, il figlio del filantropo americano George Soros (trattato nell'approfondimento Onlus e Migranti in Italia). I rapporti “confidenziali” e di reciproca stima tra i due sono testimoniati anche dalla foto postata da Soros Junior sul suo account ufficiale di Instagram.

2)Alcune dichiarazioni del Centro Astalli.

Diverse affermazioni fatte o sottoscritte dal Centro Astalli sono quantomeno discutibili. Lasciamo a chi legge le possibili riflessioni:

  • Il Centro Astalli ha aderito a “21 aprile giornata di mobilitazione nazionale” dove si chiede, tra le altre cose, di sospendere il regolamento Dublino per consentire alle persone tratte in salvo di scegliere il Paese dove andare.

  • Nella campagna “L’Italia sono anch’io”, si chiede il riconoscimento della cittadinanza europea per i rifugiati e di liberare il dibattito politico da xenofobia e dal razzismo.

  • Nel comunicato stampa “Sui fatti di Roma e Milano (controlli in stazione centrale)”, si parla di “criminalizzazione della solidarietà” e di “immigrazione e sicurezzacome variabili non appartenenti allo stesso grafico, quindi senza nessun legame.

  • Nel comunicato stampa “Sulle ONG che operano nel Mediterraneo”, si parla “di una Europa sempre più chiusa e xenofoba, dove atti minimi di civiltà, come soccorrere e offrire acqua e cibo, vengono sempre più spesso definiti reati” e si cita Gabriele Del Grande per attaccare la Turchia e la sua politica che nega i diritti umani.

  • L’obiettivo del progetto “PEB – Protection at External Border” è di monitorare i luoghi in cui i rifugiati arrivano per accompagnarli nei loro bisogni essenziali, ma anche per documentare le violazioni dei diritti umani che si verificano sempre più spesso, nella convinzione che la tutela della vita umana debba essere sempre anteposta alla protezione delle frontiere (e quindi anche alla sicurezza e ai diritti dei cittadini di quello stato?).

  • Nelle attività progetto SaMiFo, si parla di costante lavoro di promozione dell’accesso alle cure per la tubercolosi dei migranti nell’area metropolitana di Roma.

8x1000 Chiesa Valdese

Nel 1993, il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste ha deciso di avvalersi della norma di legge che consente a una confessione religiosa riconosciuta dallo stato italiano ai sensi di un‘intesa (articolo 8 della Costituzione) di accedere alla riscossione di una quota del gettito dell'otto per Mille dell'IRPEF.
Nel prendere questa decisione il Sinodo ha fissato anche alcuni criteri guida. In particolare ha stabilito che i fondi ricevuti non siano utilizzati per fini di culto, ad esempio per finanziare le attività religiose e spirituali della Chiesa, la costruzione di locali di culto o per mantenimento dei pastori, ma unicamente per progetti di natura assistenziale, sociale e culturale. Il Sinodo ha inoltre deliberato che una quota dell'importo totale dei fondi ricevuti dal sistema dell'Otto per Mille sia devoluta a sostegno di progetti nei Paesi in via di sviluppo da realizzarsi in collaborazione con organismi internazionali sia religiosi che laici.
Ogni anni la Tavola valdese, l’organo esecutivo del Sinodo, pubblica il resoconto dettagliato dei progetti finanziati.
Nel 2016, l’ammontare dell’otto per mille ricevuto dall’Unione delle chiese metodiste e valdesi chiese valdese supera di poco i 37 milioni di euro; la quota dell’otto per mille assegnata per il 2016 è riferita alle dichiarazioni dei redditi del 2013. Nel 2013 sono stati 562.266 i contribuenti a firmare a favore della piccola chiesa di minoranza, e comunque circa 20 volte di più degli effettivi membri di chiesa

Valdesi e Metodisti

Valdesi e metodisti sono cristiani che appartengono alla famiglia delle chiese nate dalla Riforma del XVI secolo: protestanti o evangeliche.
Il movimento valdese è presente in Italia sin dal Medioevo ed ha vissuto nelle valli del Piemonte occidentale fino al 1848. Solo a quella data i valdesi hanno ottenuto la libertà di esprimere la loro fede senza incorrere in persecuzioni. Si sono diffusi nel paese con un'opera di testimonianza e in Sud America (Rio de la Plata) con l'emigrazione.
I metodisti, chiesa sorta in Inghilterra nel XVIII secolo con larga diffusione nel mondo, sono presenti in Italia dall'Ottocento.
Le due chiese hanno stipulato nel 1975 un Patto di integrazione, dando vita ad una "Chiesa evangelica valdese - Unione delle chiese metodiste e valdesi".
Le profonde trasformazioni avvenute nel mondo negli ultimi decenni hanno portato le chiese valdesi a dare alla loro attività una nuova impostazione.
Da un lato l'immigrazione di molti credenti evangelici provenienti da paesi extra europei ha dato vita ad un progetto di integrazione: Essere chiesa insieme. Dall'altro la partecipazione ad un'opera di evangelizzazione e di educazione nel quadro della CEVAA, Comunità di Chiese in missione ha condotto le chiese valdesi a guardare ai problemi in prospettiva mondiale.
I valdesi (circa 30.000 fedeli in Italia) sono diffusi soprattutto in Piemonte, dove contano 41 chiese (120 in tutta Italia) di cui 18 nelle cosiddette valli valdesi, ed hanno il loro centro a Torre Pellice, in provincia di Torino. Qui ogni anno nell'ultima settimana di agosto, i deputati delle chiese locali ed i pastori si riuniscono, per dare luogo al "Sinodo Valdese", massimo momento assembleare e decisionale nella vita delle chiese.

Valdesi e Metodisti: le differenze con i cristiani cattolici:

  • I valdesi sono sempre stati impegnati a favorire la piena laicità dello Stato. La chiesa valdese si è pronunciata in senso fortemente contrario all'esposizione del crocifisso, e più in generale di ogni simbolo religioso, in luoghi pubblici.

  • Per quanto riguarda i cosiddetti "temi etici", i valdesi hanno favorito il dibattito su temi quali omosessualità, aborto, testamento biologico ed eutanasia. Si è anche detta molto favorevole ai registri per il testamento biologico, che in molte città sono gestiti dalle comunità valdesi. Durante il sinodo del 2010, la chiesa valdese si è espressa a favore della ricerca sulle cellule staminali.

  • Il sinodo valdese, a larga maggioranza, ha deliberato in favore della benedizione delle coppie omosessuali. La Chiesa valdese si impegna attivamente nella lotta all'omofobia e nel supporto alla comunità LGBT.

  • Nell'esegesi biblica, la Chiesa valdese, nelle sue espressioni oggi ufficiali, rifiuta l'approccio fondamentalista e letterario, accostandosi piuttosto ai testi della Bibbia con il metodo storico-critico. I testi vetero o neotestamentari vengono contestualizzati nell'ambiente storico e sociale in cui furono scritti, e interpretati alla luce di un messaggio evangelico universale e sempre valido.

8x1000 Chiesa Valdese e le campagne di comunicazione:[83]

8x1000 Chiesa Valdese e il progetto Mediterranean Hope

Mediterranean Hope (MH) è un progetto della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) finanziato dall’otto per mille della Chiesa evangelica valdese.
Il progetto MH nasce nei primi mesi del 2014 dalla consapevolezza della drammaticità delle migrazioni via mare dai paesi del Nord Africa, Africa subsahariana e Medioriente verso le coste siciliane e, in particolare, verso l’avamposto più meridionale costituito dall’isola di Lampedusa.
La FCEI, d’intesa con la Tavola valdese, si è sentita interpellata da questa situazione e ha deciso di avviare un progetto umanitario e sociale, teso all’accoglienza e all’integrazione di profughi che intendano restare in Italia.
l progetto MH vuole contribuire ad affrontare il fenomeno dei flussi migratori via mare. Il progetto si struttura in unità strettamente correlate: da una parte centrata sull’accoglienza e dall’altra sull’informazione e sull’azione politica di denuncia delle violazioni dei diritti umani dei migranti e della mancanza di norme in materia di diritto d’asilo:[84]

  • Osservatorio MH a Lampedusa: aderisce all’Associazione Lampedusa Solidale che svolge un lavoro di primissima accoglienza al molo dove sbarcano i migranti; cura i rapporti con le istituzioni locali, regionali e nazionali, con la popolazione dell’isola e con l’associazionismo. L’Osservatorio promuove inoltre la costruzione di reti nazionali ed internazionali per la sensibilizzazione sul tema delle migrazioni mediterranee. Sul fronte dell’informazione diffonde una newsletter sulla propria attività di osservazione partecipata: arrivi dei migranti, condizione nella prima accoglienza, inserimento nella società italiana, situazione lavorativa, impatto sulla popolazione locale del fenomeno migratorio.

  • Casa delle Culture MH a Scicli (RG): è stata inaugurata nel dicembre del 2014 e offre ospitalità a circa 40 migranti in condizione di particolare vulnerabilità (giovani mamme, donne incinte, minori non accompagnati) affidati alla struttura direttamente dalla Prefettura di Ragusa. Oltre all’attività di accoglienza, orientamento e formazione, la Casa promuove programmi sociali, interculturali e di integrazione aperti alla popolazione locale, con lo scopo di promuovere una cultura dell’integrazione. Vi opera un team di educatori, assistenti sociali, operatori sanitari, mediatori culturali. Ad oggi decine di volontari, provenienti dall’Italia e dall’estero, si sono avvicendati nel corso dei mesi. La Casa gode del sostegno effettivo della comunità metodista locale.

  • Corridoi umanitari dal Libano e dal Marocco e presto anche dall’Etiopia: MH, dopo un assiduo lavoro di negoziazione con le autorità italiane e straniere preposte, ha aperto il primo corridoio umanitario dal Libano che consente a profughi in condizioni di particolare vulnerabilità, di entrare in Italia su un volo di linea grazie ad un visto umanitario. **Il progetto è realizzato in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio. I beneficiari dei corridoi umanitari una volta arrivati per vie legali e sicure sul territorio italiano possono avanzare richiesta di asilo e sono presi in carico dal coordinamento accoglienza FCEI-MH.

  • Casal Damiano a Campoleone (LT): è la struttura di accoglienza che ospita una parte dei beneficiari del progetto pilota di corridoi umanitari. Tra le altre attività e i servizi offerti: il corso d’italiano intensivo che gli ospiti frequentano giornalmente; i percorsi formativi e lavorativi che gli operatori costruiscono per e insieme agli ospiti; il supporto psicologico, l’assistenza sanitaria, i laboratori per i più piccoli, e i percorsi di accompagnamento presso le amministrazioni, gli ospedali e le associazioni.

Report 2015: 8x1000 Chiesa Valdese e i progetti sostenuti nel 2015

Allocazione fondi ricevuti nel 2015.[85]

Progetti finanziati in Italia nel 2015.

Progetti finanziati in Italia nel 2015; alcuni enti finanziati:

  • MEDU - Medici per i diritti Umani: “strade di salute e di inclusione”, presidio mobile di prima assistenza socio-sanitaria, orientamento ai diritti e promozione dell'inclusione sociale dei migranti (28.200€).

  • Associazione 21 Luglio: “Amarò Foro”, percorso di autorealizzazione dei bambini Rom attraverso l'arteducazione (25.000€).

  • A Buon Diritto: “Articolo3”, rapporto sullo Stato dei Diritti in Italia (50.000€).

  • Il Razzismo è una brutta storia: “potere alle parole lab”, ciclo di laboratori educativi e musicali rivolti alle giovani generazioni in contesti di marginalità, per destrutturare gli stereotipi e i pregiudizi (10.000€).

  • Arci Liguria: “SOS diritto alla cittadinanza”, linea Diretta con i tuoi diritti (15.000€).

  • Lunaria: sostegno alla pubblicazione del “Rapporto Sbilanciamoci! 2015” (20.000€).

  • Antigone: osservatorio sulle condizioni di detenzione in Italia negli istituti per adulti e osservatorio sulle condizioni di detenzione in Italia negli istituti di pena per minori (50.000€).

  • A Pieno Titolo: “qualifichiamoci”, portale web informativo sulle procedure per il riconoscimento dei titoli di studio e qualifiche conseguite dai migranti nei Paesi di origine (10.000€).

  • Arci Solidarietà Viterbo: percorsi di integrazione per richiedenti asilo e titolari della protezione internazionale (26.100€).

  • ARIC - Associazione per la ricerca e l'intervento nelle comunità: “Sinti e Rom, dalla scuola al lavoro”, per contrastare la dispersione scolastica e l’emarginazione sociale dei giovani Rom e Sinti (9.500€).

  • Associazione Culturale del Bangladesh: “variazioni cosmetiche”, fare integrazione attraverso la femminilità (12.000€).

  • Ce.Mi. - Centro Migranti: assistenza socio-legale per famiglie immigrate e sostegno al Centro Studi Sociali (90.000€).

  • Cittadinanzattiva: “nascere in Italia”, processi partecipati di inclusione sociale destinati alle donne immigrate (17.000€).

  • Cittadini del Mondo: tutela della salute dei cittadini migranti presenti sul territorio del VII Municipio di Roma (20.000€).

  • Intersos: assistenza sociosanitaria alla popolazione migrante della provincia di Crotone (29.850€).

  • Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie: “memoria mediterranea”, sensibilizzazione sulla realtà delle reti criminali legate al traffico di esseri umani e supporto ai familiari delle vittime scomparse nel Mediterraneo (10.000€).

  • Mosaico - Azioni per i Rifugiati: “percorsi di autonomia: informazione, supporto, protagonismo”, interventi di integrazione e aggregazione rivolti ai rifugiati (30.000€).

  • Laboratorio 53: gruppo di Auto-Mutuo aiuto e presa in carico individuale di richiedenti asilo e rifugiati (29.500€).

  • Naga: “salute e diritti anno II”, progetto di assistenza sanitaria, sociale e legale per cittadini stranieri sul territorio Milanese (40.000€).

  • PRIME Italia: “affinché non restino ‘invisibili’“, intervento di emergenza socio-abitativa nel campo rifugiati di Ponte Mammolo e “Per-corsi di integrazione socio-economica” per titolari di protezione internazionale (20.800€ + 27.700€).

  • Save The Children Italia: “cantiere linguistico” per l'integrazione e l'orientamento rivolto a minori stranieri non accompagnati (23.000€).

  • Unica Terra: “sotto lo stesso cielo”, favorire l’integrazione degli immigrati attraverso corsi di italiano per adulti, sostegno scolastico e psicologico per minor (15.000€).

Progetti approvati in Italia nel 2016: alcuni enti finanziati:[86]

  • 4810: “SOS Naufragi” (12.000€).

  • Associazione 21 Luglio: “osservatorio nazionale sui discorsi e sui crimini d'odio nei confronti di rom e sinti” (15.000€).

  • A Buon Diritto: portale web “Rapporto diritti e contenzione meccanica in Italia” (50.000€).

  • Africa e Mediterraneo: “Shake Your Class, Scuole in Movimento” (25.000€).

  • Antigone Onlus: l’osservatorio sulle condizioni di detenzione in Italia negli istituti di pena per minorenni e l’osservatorio nazionale sulle condizioni di detenzione in Italia negli istituti di pena per adulti (50.000€).

  • ASF Italia - Architetti Senza Frontiere Italia: “Biblioteca delle Relazioni”, uno spazio per l’avvio di percorsi di inclusione per le donne, i bambini e i ragazzi della comunità Rom di via Bonfadini a Milano (15.000€).

  • Asinitas: “So-stare”, pratiche di rete per un’accoglienza integrata alla persona migrante 2016 (30.000€).

  • Avvocato di strada: “Approdi”, aiuto psicologico per richiedenti asilo e orientamento nel diritto e “Una strada diversa” (21.780€ + 33.320€).

  • Azimut: servizi di mediazione linguistico-culturale per facilitare l’accesso alle cure sanitarie per i migranti (40.000€).

  • Cambalache: “TERANGA”, promozione dell’inserimento lavorativo di rifugiati in aziende agricole e ricettive (13.500€).

  • Associazione Carta di Roma: “notizie fuori dal ghetto”, giornalisti e associazioni insieme per conoscere e applicare la carta di Roma (20.000€).

  • CataniaInsieme: scuola di italiano per migranti (6.000€).

  • CIDIS - Centro di Informazione, Documentazione e Iniziativa per lo Sviluppo: “Vale la pena”, attività a sostegno dell’integrazione della popolazione detenuta straniera e “Shamima va in città”, integrazione, pari opportunità e cittadinanza attiva per le donne delle comunità del subcontinente indiano del V e del VII municipio di Roma (13.000€ + 10.000€).

  • CIR - Consiglio Italiano per i Rifugiati: “Together with Music” (20.000€).

  • Cittadini del Mondo: “Salute e prevenzione al Palazzo Selam 2” (18.000€).

  • Cospe Onlus: percorsi di integrazione socio linguistica per richiedenti asilo e rifugiati (11.400€).

  • Emergency: avvio e allestimento di un ambulatorio per migranti e persone in stato di bisogno a Roma (13.000€).

  • ETNA - Progetto di ETNopsicologia Analitica: “Cittadini del mondo”, progetto per il potenziamento delle attività cliniche dello sportello ETNA in favore dei rifugiati e dei richiedenti protezione internazionale (22.050€).

  • FOCUS CDS - FOCUS Casa dei Diritti Sociali: centro polifunzionale di Roma Esquilino: “dall’emergenza sociale ai diritti 2016” (27.500€).

  • GSD Lampedusa: “un pallone per amico” (8.000€).

  • I CARE - Idee con l'Africa: osservatorio anti-discriminazioni a Treviso (15.000€).

  • IDOS - Immigrazione Dossier Statistico: Dossier Statistico Immigrazione 2016 (125.000€).

  • Il Razzismo è una brutta storia: “una bella differenza”, per sconfiggere le paure (15.000€).

  • Intersos: assistenza socio-sanitaria alla popolazione migrante della Provincia di Crotone (29.550€).

  • IPCA Europe - International Prison Chapelains' Association: ”minoranze in carcere, dentro, isolati e soli” (3.000€).

  • ISF - Informatici Senza Frontiere: “una rete per l’integrazione”, azioni di alfabetizzazione informatica e giuridica a favore dei cittadini stranieri e dei migranti (13.770€).

  • L'Altro Diritto – Toscana: tutela dal grave sfruttamento lavorativo e dagli abusi ad esso connessi per le donne migranti e le loro famiglie nella zona agricola della Provincia di Ragusa (25.000€).

  • La Quercia: “il ritorno in patria come prosecuzione del progetto migratorio” (12.000€).

  • Laboratorio 53: “Casa dei venti”, assistenza terapeutica di gruppo e individuale per richiedenti asilo e rifugiati (26.800€).

  • Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie: “Ogni Nome un Volto, Ogni Volto una Storia” (20.000€).

  • Lunaria: “campagna Sbilanciamoci! 2016” (10.000€).

  • Mabota ASA - Associazione Speranza per l'Africa: “Insieme si può” 6° edizione 2017, Calcio e Musica (Cultura) per l’integrazione di immigrati nella società Italiana (12.000€).

  • MediaMente: “FLAM”, favorire l’integrazione attraverso la mediazione (15.000€).

  • Medici Contro la Tortura: accoglienza, assistenza e cura delle vittime di tortura (40.000€).

  • MEDU - Medici per i Diritti Umani: “strade di salute e inclusione”, presidio mobile di prima assistenza socio-sanitaria, orientamento ai diritti e promozione dell’inclusione sociale dei migranti forzati in condizione di precarietà (29.820€).

  • Naga: “Salute e diritti. Nuovi scenari”, progetto di assistenza sanitaria, sociale e legale per cittadini stranieri sul territorio milanese (40.000€).

  • NutriAid: miglioramento delle condizioni di accesso al servizio sanitario per profughi e migranti nel Comune di Torino (16.000€).

  • Passaparola Italia: “Passaparola”, nuove energie per l'integrazione (10.000€).

  • Piuculture: “Approdi III”, inclusione scolastica e sociale di alunni stranieri nel territorio del Municipio Secondo di Roma e “Infomigranti Scuola”, informazione, formazione e orientamento per l’integrazione tra studenti stranieri ed italiani negli istituti d’istruzione secondaria a Roma (10.730€ + 12.975€).

  • PM - Prima Materia: “Spazi Aperti”, confronto e interazione per il dialogo tra richiedenti asilo e comunità ospitante (8.340€).

  • Prime Italia: verso l'autonomia economica e l'inclusione sociale dei titolari di protezione internazionale (18.000€).

  • Progetto Con-Tatto: “HEAR, Heighten Empowerment Awareness Rights” (19.493€).

  • Psicologi nel mondo – Torino: “Ripartiamo insieme”, percorsi di prevenzione e cura del disagio psicologico per migranti, richiedenti asilo e rifugiati (10.000€).

  • Save the Children: “Primi Passi per Roma”, rete di sostegno e accompagnamento ai neo genitori (20.000€).

  • Solidaria: “Mani & Radici”, “Campagna Meticcia” e “Netzanet 3.0/SfruttaZero” (18.000€ + 10.000€ + 10.000€).

  • Sunugaal: “Boloo”, un progetto educativo di inclusione sociale (10.000€).

  • Terra Matta: “Parole di cittadinanza”, scuola di italiano per stranieri (6.736€).

  • Terrenuove: “giovani adulti stranieri, attivare e sostenere percorsi di integrazione” (10.000€).

  • Unione degli Studenti: “No borders on knowledge”, promozione dell'accesso ai canali formativi per studenti migranti di prima e seconda generazione (5.300€).

  • UPP - Un ponte Per: “STAMP, Sostegno ai Transitanti, Accoglienza a Migranti e Profughi” (20.650€).

  • Ya Basta! Bologna: “Radio Welcome Refugees” (8.933€).

8x1000 Chiesa Valdese e le collaborazioni attive con le associazioni

Oltre all’attività di sostegno economico di diversi progetti, 8x1000 Chiesa Valdese supporta attivamente anche direttamente diverse associazioni. Tra le quali:

  • Associazione Carta di Roma: 8x1000 Chiesa Valdese figura tra i partner come "Federazione Chiese Evangeliche Italia";

  • ASGI: collaborazione diretta in diversi progetti tra cui anche il Dossier Statistico Immigrazione 2016;

  • Associazione 21 Luglio: in cui figura tra i principali finanziatori;

  • A Buon Diritto: con cui ha collaborato per la redazione del Rapporto sullo Stato dei Diritti in Italia.

Comunità di Sant’Egidio: breve accenno

La Comunità di Sant'Egidio è un movimento laicale di ispirazione cristiana cattolica, dedito alla preghiera e alla comunicazione del Vangelo, che si autodefinisce come "associazione pubblica di laici della Chiesa".[87]
Nata in Italia nel 1968, è oggi diffusa in più di 70 paesi di diversi continenti. È riconosciuta come "Associazione internazionale di fedeli" dal Pontificio Consiglio per i laici.
La Comunità di Sant'Egidio nasce a Roma nel 1968 per iniziativa di Andrea Riccardi (storico, accademico, attivista e politico italiano, ha ricoperto la carica di "Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione" nel Governo Monti) che, nel clima di rinnovamento del Concilio Vaticano II, comincia a riunire un gruppo di liceali, com'era lui stesso, per ascoltare e mettere in pratica il Vangelo. Nel giro di pochi anni la loro esperienza si diffonde in diversi ambienti studenteschi e si concretizza in attività a favore degli emarginati.
La Comunità di Sant'Egidio è una famiglia di comunità radicate in differenti chiese locali. Il termine “comunità” intende rispecchiare, in particolare, un'esigenza di fraternità, tanto più sentita in quanto i membri della Comunità vivono da laici nel mondo e ne sperimentano la dispersione. L'amicizia è, così, un tratto caratteristico di Sant'Egidio, sia al proprio interno, sia all'esterno, traducendosi in un atteggiamento di apertura e attenzione verso la società e altre esperienze ecclesiali.

Il governo della Comunità è affidato al Presidente, coadiuvato dal Consiglio di presidenza e da un Assistente ecclesiastico. Il Presidente e il Consiglio di presidenza sono eletti ogni cinque anni dall'assemblea generale dei rappresentanti di tutti i nuclei di comunità. Nei Paesi in cui esistono più comunità è spesso nominato anche un Presidente nazionale.

Principali attività:

  • Sostegno ai poveri;

  • Programmi per contrastare l'AIDS e il sostegno all'infanzia in Africa;

  • Pace e mediazione internazionale.

Proposte a favore dei migranti:

  • Corridoi umanitari (hanno promosso in collaborazione con 8x1000 Chiesa Valdese il corridoio umanitario Libano-Italia, Marocco-Italia);

  • Accoglienza nei luoghi di sbarco;

  • Scuola di italiano per migranti.

Oltre a interventi propri a favore dei migranti, la Comunità di Sant’Egidio ha collaborato e collabora con diverse associazioni e organizzazioni, laiche e religiose, per progetti comuni in ambito immigrazione, diritti umani, sensibilizzazione dell’opinione pubblica e pressione sulle istituzioni nazionali.

Alcuni eventi (trattati precedentemente) a cui la Comunità di Sant’Egidio ha collaborato:

  • Corso di formazione 2017 “Diritti e Rovesci” di Centro Astalli;

  • Campagna di sensibilizzazione: “Non aver paura. Apriti agli altri, apri ai diritti”;

  • Campagna a favore della cittadinanza agli stranieri e della riforma delle normative riguardo i migranti: “L’Italia sono anch’io”;

  • Mobilitazione “Fermare la strage. Subito!”;

  • Appello alle istituzioni: “Nella giornata contro il razzismo: il no al decreto Minniti-Orlando”;

  • Partecipazione al forum “MOASxchange 2017” a cui è intervenuto Cesare Giacomo Zucconi,segretario generale della Comunità di Sant'Egidio. A questo evento ha partecipato anche Mario Giro, in veste di Vice Ministro degli Esteri; Giro è anche membro attivo della Comunità di Sant’Egidio, dove ha preso parte, come responsabile delle relazioni internazionali, a numerose iniziative di pace della Comunità in vari paesi del mondo, dall’Algeria al Kosovo, dalla Liberia alla Costa d’Avorio, dal Darfur alla Guinea, al Centrafrica.


Conclusioni

Quali sono le connessioni e le analogie che legano le principali associazioni religiose attive nel volontariato in Italia? Certamente lo spirito di solidarietà e misericordia, appartenente alla religione cristiana è la motivazione che spinge tutte nell’operare a favore del bisognoso, dell’escluso e dell’ultimo. Certamente Bergoglio, per natura e per radici, spinge a favore dello “straniero”, il migrante che vede come risorsa per creare una società aperta. Per questo motivo, Papa Francesco ha varato nel 2016 un nuovo dicastero sociale di cui si è auto-proclamato responsabile della “sezione migranti”.[88]

Come per le associazioni laiche, Caritas, Fondazione Migrantes, Centro Astalli e 8x1000 Chiesa Valdese destinano molte delle loro risorse a favore dell’immigrazione e riversano i loro contributi spesso nei medesimi progetti. Come mai associazioni laiche e religiose negli ultimi anni stanno convergendo in un unico calderone? Perché ora si preferisce investire nello straniero immigrato invece che nelle sua terra di origine evitando allo stesso un viaggio molte volte drammatico? Perché si preferisce “togliere” risorse umane e quindi penalizzare stati che seppur lentamente stanno emergendo dalla povertà invece di creare le condizioni che permettano di velocizzare il loro processo verso il benessere?

Abbiamo verificato ormai, dopo una serie di clamorosi insuccessi, la non fattibilità riguardo alla “esportazione della democrazia”: siamo sicuri che l’inclusione e le politiche di integrazione attuali possano portare a benefici diffusi sia per gli ospiti sia per gli ospitanti? Siamo sicuri che popolazioni tanto chiuse riguardo a precetti religiosi siano disposte e soprattutto pronte ad essere integrate e a rispettare leggi a volte molto lontane dalle loro? Siamo sicuri che politiche di accoglienza molli e senza un relativo “corredo di doveri” per ottenere i diritti, possano portare ad una stabilità e serena convivenza nel lungo termine? Siamo così sicuri che gli “stati occidentali” abbiano le risorse tali per gestire un’ondata così numerosa di persone “bisognose di tutto” e siano in grado di gestire la verificata difficile convivenza tra cittadini e migranti?


Fonti


  1. (http://inmigration.caritas.it/progetti-e-iniziative/progetto-presidio) ↩︎

  2. (http://inmigration.caritas.it/progetti-e-iniziative/rifugiato-a-casa-mia) ↩︎

  3. (http://inmigration.caritas.it/progetti-e-iniziative/coordinamento-nazionale-immigrazione) ↩︎

  4. (http://www.davidedemichelis.com/biography/) ↩︎

  5. (http://inmigration.caritas.it/progetti-e-iniziative/migramed) ↩︎

  6. (http://inmigration.caritas.it/sites/default/files/2016-09/Dossier Migramed Italia- Austria- Slovenia 2016.pdf) ↩︎

  7. (http://inmigration.caritas.it/sites/default/files/2016-09/Migramed Italia- Austria- Svolenia 2016.pdf) ↩︎

  8. (http://inmigration.caritas.it/sites/default/files/2016-08/Dossier Migramed Tunisi 2015.pdf) ↩︎

  9. (http://inmigration.caritas.it/progetti-e-iniziative/sabir) ↩︎

  10. (http://inmigration.caritas.it/progetti-e-iniziative/warm-up) ↩︎

  11. (http://inmigration.caritas.it/caritas-diocesane-per-i-migranti/servizi-offerti) ↩︎

  12. (http://inmigration.caritas.it/network/enti-e-organizzazioni?page=0) ↩︎

  13. (http://inmigration.caritas.it/network/enti-e-organizzazioni?page=0) ↩︎

  14. (http://www.caritasitaliana.it/pls/caritasitaliana/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=6474) ↩︎

  15. (http://www.caritasitaliana.it/caritasitaliana/allegati/7076/SODDU SENATO MAGGIO 2017.pdf) ↩︎

  16. (http://www.lastampa.it/2013/05/27/vaticaninsider/ita/nel-mondo/nella-primavera-araba-i-cristiani-sono-quelli-che-hanno-perso-di-pi-9M1tZbRX404kga7ipe2oLK/pagina.html) ↩︎

  17. (http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/egitto-dopo-primavera-araba-crescono-gli-attacchi-dei-musulmani-ai-cristiani-2669040/) ↩︎

  18. (http://espresso.repubblica.it/internazionale/2015/02/16/news/libia-a-4-anni-da-quel-febbraio-1.199672) ↩︎

  19. (https://www.internazionale.it/notizie/2016/01/23/tunisia-proteste-crisi-primavera-araba) ↩︎

  20. (http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/stenografici/html/30/indag/c30_confini/2017/03/22/indice_stenografico.0041.html) ↩︎

  21. (http://www.migrantes.it/) ↩︎

  22. (http://www.21luglio.org/21luglio/antiziganismo-2-0-rapporto-osservatorio-21-luglio-2012-2013/) ↩︎

  23. (https://www.cartadiroma.org/news/anche-carta-di-roma-sul-nuovo-dossier-statistico-caritasmigrantes/) ↩︎

  24. (http://www.asgi.it/media/ero-straniero-campagna-culturale-immigrazione-italia/) ↩︎

  25. (http://www.cospe.org/news/nella-giornata-contro-il-razzismo-il-no-ai-decreti-minniti-orlando/) ↩︎

  26. (https://www.amnesty.it/norme-chiare-sullaccertamento-delleta-dei-minori-stranieri-non-accompagnati/) ↩︎

  27. (http://www.ilgiornale.it/news/politica/cos-chiesa-buonista-ci-riempie-immigrati-1138294.html) ↩︎

  28. (http://www.huffingtonpost.it/2017/05/02/la-cei-condanna-gli-attacchi-alle-ong-fuoco-politico-ipocrita_a_22064896/) ↩︎

  29. (http://www.ilgiornale.it/news/cronache/migranti-cei-difende-ong-accuse-ipocrite-e-vergognose-1389432.html) ↩︎

  30. (http://www.imolaoggi.it/2017/05/02/migranti-mons-perego-cei-litalia-puo-trovare-un-futuro-nel-meticciato/) ↩︎

  31. (http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/esteri/missionari-pedofili/missionari-pedofili/missionari-pedofili.html) ↩︎

  32. (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/05/28/pedofilia-lo-scandalo-travolge-gesuiti.html) ↩︎

  33. (http://www.ilpost.it/2011/03/26/gli-abusi-dei-gesuiti-sui-nativi-americani/) ↩︎

  34. (http://www.lastampa.it/2016/05/07/vaticaninsider/ita/nel-mondo/francia-i-gesuiti-sulla-pedofilia-a-rischio-la-credibilit-della-chiesa-IZMKIRYLSiQxCGbzkWzngL/pagina.html) ↩︎

  35. (http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-difesa-idee-cattoliche-non-priorit-dio-c-anche-fuori-1361736.html) ↩︎

  36. (http://centroastalli.it/servizi/accettazione/statistiche-utenti-2016/) ↩︎

  37. (http://centroastalli.it/servizi/mensa/) ↩︎

  38. (http://centroastalli.it/servizi/centro-san-saba/) ↩︎

  39. (http://centroastalli.it/servizi/la-casa-di-giorgia/) ↩︎

  40. (http://centroastalli.it/servizi/il-faro/) ↩︎

  41. (http://centroastalli.it/servizi/centro-pedro-arrupe/) ↩︎

  42. (http://centroastalli.it/servizi/ambulatorio/) ↩︎

  43. (http://centroastalli.it/servizi/progetto-samifo/) ↩︎

  44. (http://centroastalli.it/servizi/scuola-di-italiano/) ↩︎

  45. (http://centroastalli.it/servizi/centro-di-ascolto/) ↩︎

  46. (http://centroastalli.it/servizi/accompagnamento-persone-vulnerabili/) ↩︎

  47. (http://centroastalli.it/servizi/accompagnamento-allautonomia/) ↩︎

  48. (http://centroastalli.it/servizi/lavanderia-il-tassello/) ↩︎

  49. (http://centroastalli.it/servizi/comunita-di-ospitalita/) ↩︎

  50. (http://centroastalli.it/category/attivita-nelle-scuole/finestre/) ↩︎

  51. (http://centroastalli.it/category/attivita-nelle-scuole/incontri-attivita-nelle-scuole/) ↩︎

  52. (http://centroastalli.it/category/attivita-nelle-scuole/libri-e-film/) ↩︎

  53. (http://centroastalli.it/coh-communities-hospitality/) ↩︎

  54. (http://centroastalli.it/peb-protection-external-border/) ↩︎

  55. (http://centroastalli.it/advenus-project-developing-line-training-resources-adult-refugees/) ↩︎

  56. (http://centroastalli.it/best-promoting-best-practices-prevent-racism-xenophobia-toward-forced-migrants-community-building/) ↩︎

  57. (http://www.igetyou-jrs.org/italy/) ↩︎

  58. (http://centroastalli.it/fari-formare-assistere-riabilitare-inserire/) ↩︎

  59. (http://centroastalli.it/progetto-costruire-integrazione/) ↩︎

  60. (http://centroastalli.it/accompagnamento-persone-vulnerabili/) ↩︎

  61. (http://centroastalli.it/wp-content/uploads/2017/03/ASTALLI_corso2017-new-2b.pdf) ↩︎

  62. (http://centroastalli.it/wp-content/uploads/2017/05/Nota-alla-stampa_04.05.2017.pdf) ↩︎

  63. (http://centroastalli.it/wp-content/uploads/2017/04/Nota-alla-stampa-20.04.2017.pdf) ↩︎

  64. (http://centroastalli.it/servir/) ↩︎

  65. (http://www.associazioneantigone.it/component/content/article/76-archivio/2150-roma-18-marzo-non-aver-paura-apriti-agli-altri-apri-ai-diritti) ↩︎

  66. (http://www.litaliasonoanchio.it/index.php?id=521) ↩︎

  67. (http://www.osservatoriomigrantibasilicata.it/2012/05/04/litalia-sono-anchio-in-partenza-la-nuova-campagna-di-sensibilizzazione/ ) ↩︎

  68. (http://centroastalli.it/i-rifugiati-hanno-diritto-al-gratuito-patrocinio-gli-enti-di-tutela-richiamano-lordine-degli-avvocati-di-roma/) ↩︎

  69. (http://centroastalli.it/fermare-la-strage-subito-21-aprile-giornata-di-mobilitazione-nazionale/) ↩︎

  70. (http://www.progressi.org/turchia) ↩︎

  71. (http://centroastalli.it/il-centro-astalli-aderisce-alla-mobilitazione-europe/) ↩︎

  72. (http://www.cospe.org/news/nella-giornata-contro-il-razzismo-il-no-ai-decreti-minniti-orlando/ ) ↩︎

  73. (http://www.vita.it/it/article/2010/06/08/nasce-lassociazione-21-luglio/102015/) ↩︎

  74. (http://www.abuondiritto.it/it/partner.html) ↩︎

  75. (http://centroastalli.it/wp-content/uploads/2017/03/astalli_RAPP_2017-x-web-completo.pdf) ↩︎

  76. (http://centroastalli.it/io-sostengo-da-vicino/) ↩︎

  77. (http://centroastalli.it/wp-content/uploads/2017/03/astalli_RAPP_2017-x-web-completo.pdf) ↩︎

  78. (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/10/bonino-fede-un-fatto-privato-via-le.html) ↩︎

  79. (http://espresso.repubblica.it/palazzo/2012/06/18/news/giu-le-mani-dalla-legge-194-1.44265) ↩︎

  80. (http://www.emmabonino.it/press/about_emma_bonino/7327) ↩︎

  81. (http://espresso.repubblica.it/visioni/2015/01/05/news/emma-bonino-laici-di-tutto-il-mondo-unitevi-contro-l-intolleranza-1.193747) ↩︎

  82. (https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-riceve-in-udienza-emma-bonino) ↩︎

  83. (http://www.ottopermillevaldese.org/pubblicita.php) ↩︎

  84. (http://www.mediterraneanhope.com/chi-siamo) ↩︎

  85. (http://www.ottopermillevaldese.org/documenti/resoconto_2015.pdf) ↩︎

  86. (http://www.ottopermillevaldese.org/documenti/Approvati_Italia_2016.pdf) ↩︎

  87. (http://www.santegidio.org/index.php) ↩︎

  88. (http://www.antoniosocci.com/nuovi-show-del-papa-gradito-soros/) ↩︎

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