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Pfizer: una dose di realtà

Sui contratti tra Pfizer e Unione Europea c’è un alone di mistero, e recentemente anche la Corte dei conti UE ha accusato la Commissione Europea. Ursula Von Der Leyen avrebbe trattato personalmente con Albert Bourla, ma Bruxelles si rifiuta di fornire informazioni sugli SMS che si sono scambiati.

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Se vi dico Pfizer, che cosa vi viene in mente? Mi ricordo quando il 25 Dicembre 2020 in tutte le televisioni italiane veniva trasmesso il viaggio del furgone frigo che trasportava le dosi prodotte da Pfizer in Italia. Era il primo di una lunga serie, nei mesi successivi ne sarebbero arrivate a fiumi.

Ancora oggi sui contratti tra Pfizer e Unione Europea c’è un alone di mistero, e recentemente anche la Corte dei conti UE ha accusato la Commissione Europea: la presidente Von Der Leyen avrebbe negoziato personalmente con la casa farmaceutica, ma Bruxelles si rifiuta di fornire informazioni sulle trattative.

Una trattativa per miliardi di dosi condotta per un mese tra i due con “Telefonate ed sms quotidiani”. SMS che la Commissione Europea ha poi curiosamente perso.

Una cosa che ad Ursula sembra succedere un po’ troppo spesso: “Qualcosa di simile era già accaduto a Von Der Leyen quando era ministro della Difesa in Germania e fu accusata di avere elargito consulenze immotivate: la memoria del suo cellulare risultò cancellata, e tutto fu messo a tacere.”

Tornando su Pfizer, è interessante leggere su TheMedicineMaker “Come il COVID19 ha salvato i fatturati di Pfizer”. Prima della pandemia, le cose non erano così rosee per Pfizer. L’azienda stava sicuramente guadagnando ancora molti soldi, dopotutto è una grande multinazionale di Big Pharma, ma tra il 2018 e il 2021 i ricavi si stavano decisamente riducendo a causa della scadenza dei brevetti. L’azienda rischiava di uscire dalla Top10 delle grandi aziende farmaceutiche per fatturato. Oggi il Comirnaty, ovvero il cosiddetto vaccino, e il Paxlovid, l’antivirale per il Covid-19, rappresentano un’enorme fetta del fatturato di Pfizer.

Il prezzo più alto che abbiamo pagato in questi contratti è comunque lo scudo legale, come aveva mostrato Report: “I contratti confermano anche che, in caso di danni da effetti collaterali, gli indennizzi ricadranno quasi esclusivamente sugli Stati” e c’è pure la beffa: “I brevetti, invece, restano in mano ai privati, nonostante la manleva e i finanziamenti pubblici.

Come aveva scritto il CODACONS nell’articolo Ci possiamo fidare della Pfizer?”, sono numerose le sanzioni che la Pfizer è stata costretta a pagare per pratiche scorrette e condotte illecite. Tra cui il “Contenzioso di Kano” quando nel 1996, nel corso di una grave epidemia nella città di Kano, in Nigeria, diversi bambini furono oggetto di una sperimentazione umana non autorizzata con un nuovo antibiotico: il Trovan.

Nel 2010 Wikileaks rivelò che Pfizer tentò di ricattare le autorità nigeriane per far cadere tutte le accuse a suo carico. Le autorità locali accusavano il colosso farmaceutico di aver di aver ucciso almeno undici bambini e di aver reso invalidi la maggior parte dei circa 200 sopravvissuti alla suddetta sperimentazione. Alla fine Pfizer accettò di pagare 75 milioni di dollari siglando un accordo extragiudiziale per porre fine alla vertenza.

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