Video

Divieto CARNE SINTETICA

Carne Sintetica, Carne Coltivata o Carne in Vitro: non c’è ancora un consenso sul nome, ma chi la produce? E il divieto annunciato dal ministro Lollobrigida (Fratelli d’Italia) ha senso?

Altri Video

Carne sintetica, carne coltivata o carne in vitro: non c’è ancora un consenso sul nome, ma non è un’idea recente. Nel 1931 Winston Churchill in un saggio intitolato “Fifty Years Hence” e pubblicato nella rivista Strand scrisse: “Con una maggiore conoscenza di quelli che vengono chiamati ormoni, cioè i messaggeri chimici nel nostro sangue, sarà possibile controllare la crescita. Sfuggiremo all’assurdità di allevare un pollo intero per mangiarne il petto o l’ala, coltivando queste parti separatamente sotto un mezzo adatto.

Ottantadue anni dopo, nel 2013, il primo hamburger di carne sintetica è stato cucinato e mangiato in una conferenza stampa a Londra. Era stato prodotto dagli scienziati della Maastricht University in Olanda, guidati dal Prof. Mark Post, che hanno preso cellule staminali da una mucca e le hanno fatte crescere fino a formare strisce muscolari che hanno combinato per produrre l’hamburger e il progetto fu finanziato da Sergey Brin, uno dei fondatori di Google.

Ma vediamo quali sono le aziende che vorrebbero produrre carne in laboratorio: in Europa spicca Mosa Meat, fondata nel 2016 a Maastricht nei Paesi Bassi, tra i co-fondatori c’è proprio il professore Mark Post, e vanta tra i finanziatori il CEO di Just Eat e Leonardo di Caprio. Tantissime aziende di carne sintetica hanno invece sede in Israele, che è diventato una sorta di polo globale del settore: come Aleph Farms, SuperMeat, BioBetter e Believer Meats, (precedentemente chiamata Future Meat) che sta costruendo il più grande impianto di produzione di carne sintetica del mondo. Quelle che però già vendono, o sono in procinto di vendere, i loro prodotti sono aziende americane. La prima è stata la californiana EatJust, la cui divisione GOOD Meat a fine 2020 ha ottenuto dal governo di Singapore la prima autorizzazione al mondo per la vendita, a consumatori finali, di carne di pollo coltivata in laboratorio. E gli Stati Uniti potrebbero essere i prossimi: Upside Foods, che tra i finanziatori ha Bill Gates, ha ricevuto l’ok alla prima consultazione preliminare dall’FDA, pur non trattandosi ancora di un via libera alla commercializzazione.

E nel nostro paese? Fratelli d’Italia ha recentemente presentato un disegno di legge per fermare i cibi sintetici in Italia, ribadendo che con il nuovo disegno di legge sarà vietata sia la produzione che l’importazione. Ma c’è un MA: il governo sta di fatto vietando una cosa già vietata, almeno finché la carne sintetica non verrà autorizzata dall’Unione Europea. Se dovesse arrivare l’autorizzazione dell’EFSA, per via delle regole comunitarie della libera circolazione dei beni e dei servizi, l’Italia non potrà più opporsi alla loro importazione e distribuzione. Inoltre con un eventuale parere positivo dell’EFSA verrebbe meno il principio di precauzione sul quale si basa il decreto.

Esattamente come già successo con la farina di grillo: basta vedere che il 4 novembre 2022 i giornali titolavano: “Il ministro Lollobrigida categorico: «Nessuno spazio per carne sintetica e farina dei grilli»”. E 4 mesi dopo, dopo l’approvazione dell’EFSA, il “nessuno spazioè diventato: “Farina di insetti, ok alla vendita ma in scaffali ad hoc.”

Ricapitolando, il governo sta vietando un “cibo” che al momento già non si può vendere in Europa, e se in futuro si potrà vendere, questo divieto sarà nullo. E la direzione dell’Unione Europea è abbastanza chiara, lo dimostrano i finanziamenti del programma Horizon, in particolare quelli destinati al progetto Giant Leaps, sul cui sito si legge chiaramente che l’obiettivo è “Rimodellare la nutrizione in tutta Europa”.

Per concludere, il sogno di poter moltiplicare pane e pesci, o in questo caso hamburger e nugget di pollo, grazie alla scienza e senza che alcun animale debba più soffrire è sicuramente allettante. Ma considerati i “soliti filantropi” dietro queste multinazionali non penso sia luddismo mantenere un principio di precauzione.

0 Commenti 0 Commenti
0 Commenti 0 Commenti