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CALDAIE A GAS vietate dall’UE: Perché?

La caldaia a gas è il sistema di riscaldamento più adottato nelle case in Italia. “Il metano ti dà una mano” diceva una pubblicità di fine anni 80. Perché adesso l'Unione Europea vuole vietare le caldaie a gas? E le alternative, pompe di calore e teleriscaldamento, sono davvero "green"?

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A partire dal 2024 potrebbe entrare in vigore lo stop agli incentivi per l’acquisto di caldaie a gas e a partire dal 2025 il divieto di installazione di questi dispositivi a gas per le nuove costruzioni e per gli immobili in ristrutturazione. Questo è quanto previsto dall’ultima direttiva approvata dalla Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (ITRE) del Parlamento Europeo. Sempre nell’ottica UE di “efficienza energetica e sostenibilità ambientale”.

Il metano ti dà una mano” diceva una famosa pubblicità di fine anni 80. Infatti a cavallo tra gli anni 80 e 90 furono fatti importanti investimenti per metanizzare i comuni italiani, infrastrutture che portarono enormi benefici in termini di comfort nelle abitazioni, sviluppo nell’industria e meno inquinamento. Le nostre aziende sono leader mondiali nella produzione e nello sviluppo di questa tecnologia, che dopo 30 anni avrebbe bisogno di altrettanto tempo per ammortizzare gli sforzi sostenuti.

Adesso in pochi anni si vuole annichilire tutto questo, in nome di una “transizione green” dettata da una “scienza” piegata a voleri geopolitici. Le aziende italiane, preoccupate di uscire completamente dai mercati, stanno cercando velocemente di riconvertirsi con tecnologie ad idrogeno e pompe di calore, ma se per il primo ci vorranno ancora decenni per diventare operativo e competitivo, le seconde ci legano all’energia elettrica che non possediamo in Italia se non… bruciando GAS!

Sembra esserci un piano dell’Unione Europea che, mascherato con belle parole, a suon di “Green, Sostenibilità e Resilienza” va ad attaccare in modo chirurgico i sistemi e gli asset strategici del nostro paese. In teoria queste direttive dovrebbero far il bene del pianeta, in pratica in tutto il mondo le attuiamo solo noi, quindi “al verde” sono solo i risparmi delle imprese, dei cittadini e delle famiglie a cui viene richiesto di pagare il conto di questa “transizione” imposta.

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